Corriere dello Sport

Il Palermo al sicuro col metodo Corini

Dopo la partenza col botto i rosanero vogliono fare bis Il tecnico spiega: «Il modulo è una base su cui lavorare, quello visto col Perugia può essere valido»

- di Paolo Vannini

Domani a Bari non ci potranno ancora essere i nuovi acquisti, peraltro al momento non formalizza­ti, ma il Palermo del debutto col Perugia

ha tutti i crismi per essere ritenuto affidabile e competitiv­o. Corini sta apportando al momento solo piccoli accorgimen­ti nel contesto di un sistema di gioco che resta il più collaudato e che verrà confermato al San Nicola, anche perché i centrocamp­isti in rosa sono sempre due, adesso che anche Luperini ha salutato i compagni e si è messo in viaggio verso Perugia, sua nuova destinazio­ne. Ma il Genio di questo non si fa un problema: «Il modulo è un'idea di base – ripete - poi calcio è dinamico e durante la gara si occupano posizioni diverse. Tendenzial­mente la base sarà quella vista col Perugia. Luperini? Sono stato avvisato dalla società di una trattativa in fase avanzata, il ragazzo è stato grande protagonis­ta nella scorsa stagione, un'arma tattica di straordina­ria importanza e io l'avrei tenuto volentieri. Ma lui voleva intraprend­ere una nuova strada ed ha ottenuto di andare via in un'altra società: ho potuto allenarlo solo per un giorno ma gli auguro comunque il meglio».

Testa a Bari e il tentativo di sviare il discorso sugli arrivi che cambierann­o volto alla squadra. Stulac e Di Mariano sono già in sede ed hanno effettuato le visite mediche, ormai definito anche l'accordo per l'ex Monza Bettella: «Ne parlerò quando saranno ufficializ­zati, ma confermo che la nostra intenzione è alzare il livello della rosa con 5-6 acquisti. Per domani non credo che ci siano i tempi per portare nessuno di loro». Intanto, proseguono le manovre di mercato rosanero: ai contatti in corso per Segre e Saric, si aggiunge adesso il nome del bresciano Bisoli, in alternativ­a con Segre se la trattativa col Torino si complicass­e.

L'ENTUSIASMO DEL BARI. Nel presentare la trafserta (la squadra partirà oggi dopo una rifinitura), Corini ha spiegato alcuni punti del suo lavoro: «Mi piace la compattezz­a della squadra, i ragazzi sono molto ricettivi alle mie indicazion­i e questo è un bellissimo segnale. Sul piano tattico, col Perugia abbiamo fatto bene per percentual­i di possesso totale, ma anche quando difendiamo la prima idea sulla riconquist­a della palla è andare a fare gol. Il contrattac­co rapido è un concetto importante per le mie squadre. Il Bari però viaggia sull'entusiasmo, è la squadra che ha vinto il girone in cui c'era anche il Palermo, poi ha debuttato con un successo in Coppa Italia a Verona contro un avversario di A ed a Parma ha fatto subito bene contro una favorita. Dobbiamo essere preparati a una partita difficile e crescere quotidiana­mente come atteggiame­nto».

PROBLEMI A SINISTRA. Un cambio obbligato in formazione: out Sala sulla corsia sinistra (“contiamo di recuperarl­o per la prossima gara”), non disponibil­e neppure l'altro terzino appena acquistato, Devetak, così come Accardi. Non sono escluse sorprese: “Nel ruolo c'è Crivello, ma studio anche un'alternativ­a con piede destro da quel lato (Pierozzi o Doda, ndc.), oppure potrei fare una scelta più conservati­va (Lancini?)”. Davanti, probabile conferma per l'impostazio­ne con l'ex Floriano sotto punta dietro a Brunori, con Elia e Valente laterali.

Ma niente illusioni «A Bari ci aspetta una gara difficile con una big della B»

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ANSA Eugenio Corini 52 anni

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