Triplete Pellacani: «Il bronzo è ok»
Cambiano le specialità, non la sostanza. Chiara Pellacani ha già conquistato il suo personale “triplete”, con la possibilità concreta di arricchire ulteriormente il bottino tra oggi (sincro da 3 metri con Elena Bertocchi) e domani (individuale da 3 metri). Oro vinto nella squadra mista lunedì, bronzo nei tuffi da un metro martedì e di nuovo terzo gradino del podio ieri nel sincro misto insieme a Matteo Santoro.
BRONZO. Un risultato importante, quest’ultimo, che probabilmente poteva anche essere di un metallo più prezioso, visto che i due arrivavano all’appuntamento da campioni europei in carica e da vice-campioni del mondo a Budapest (dietro solo al duo cinese Zifeng Zhy e Shan Lin). Sono stati più bravi però i tedeschi Tina Punzel e Lou Massenberg e i britannici Grace Redi e James Heatly, rispettivamente primi e secondi con 294.69 e 290.76.
I due giovanissimi azzurri sono arrivati a 283.56, accusando un po’ troppo la pressione: «C’erano molte aspettative su di noi - ha detto la 19enne, paradossalmente la più “anziana” della coppia - perché abbiamo vinto un anno fa. C’è stato purtroppo qualche piccolo errore che non ci ha permesso di confermarci, ma sono comunque contentissima. Non era affatto facile saltare in questa gara e noi l’abbiamo fatto bene, conquistando una medaglia. Gli altri sono stati più bravi di noi, questo è lo sport».
Molto lucido nella sua analisi pure il quindicenne Santoro: «Ci aspettavamo di più, ma c’è da dire che questa era la mia prima vera gara con il pubblico e non è stato semplice gestire le emozioni. Sono contento del percorso fatto, con Chiara stiamo crescendo gara dopo gara».
DELUSIONE. Umore opposto per
Sarah Jodoin di Maria, arrivata in lacrime in zona mista dopo il suo quinto posto dalla piattaforma, dove ha trionfato la britannica Andrea Spendolini-Sirieix, davanti all’ucraina Sofia Lyskun e alla tedesca Christina Wassen (decima Maia Biginelli). Nonostante i postumi di uno stiramento alla spalla sinistra che si portava dietro dai Mondiali e un legamento rotto del dito di una mano, l’azzurra ci ha provato fino in fondo: «Il dolore si sentiva sempre di più con il passare dei giorni. A settembre mi opererò, poi avrò un mese con il gesso e mi riposerò. L’obiettivo sono i Mondiali del prossimo anno, qualificativi anche per le Olimpiadi. Voglio farmi trovare al top per quell’appuntamento».
«Tante aspettative su me e Santoro, non era facile ma è arrivato un podio»