Spray e bolgia, un giorno da Gimbo
Pur mettendo da parte la capatina in Nba, Gianmarco Tamberi avrebbe fin qui vissuto un anno comunque pirotecnico. Nel marzo scorso è riuscito a inventarsi un Mondiale indoor praticamente in una settimana. Risultato: bronzo. Recentemente, i problemi alla gamba di stacco, il bisticcio agli Assoluti con Marco Frassinotti, i continui voli proprio a Monaco dal "santone" ex Bayern Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt per risolvere i problemi fisici, il licenziamento-non licenziamento del papà-coach Marco, il quarto posto ai Mondiali, il Covid.
Tra un'onda e l'altra, i lavori di ristrutturazione a casa e il matrimonio con Chiara del prossimo 1° settembre da preparare. Vengono in mente altre emozioni forti?
Beh, stasera alle 20.05 c'è per esempio la finale del salto in alto agli Europei, peraltro in uno stadio “a misura” di Gimbo. Di quelli tanto rumorosi e colorati. «Ma penso che in finale si spelleranno le mani solo per i tedeschi» rileva il trentenne marchigiano.
Non foss'altro perché questi saranno tre: Wagner, Potye e il campione in carica Przybylko. Il primo, quest'anno, non è andato oltre i 2,24; gli altri due oltre i 2,30; ma la loro marcia in più sarà l'Olympiastadion. L'ucraino Protsenko, così come Tamberi, vanta uno stagionale da 2,33, ma dopo il bronzo iridato di Eugene è sembrato avere le pile scariche. Non che attorno a lui si sia scatenato il finimondo: in Ungheria, Gimbo ha centrato 2,24, lui 2,18. Nella qualificazione di martedì, si è comportato alla grande Marco Fassinotti: tutti al primo tentativo i salti necessari. Compreso il 2,21 (centrato da Tamberi al secondo tentativo) che poi ha stabilito i tredici posti intorno al tavolo della finale. Al di là dei mille rituali - dalla mezza barba alle scarpe multicolori - in questo caso non è scaramantico Gimbo, che si è definito «orgoglioso capitano della squadra più forte della storia dell'atletica italiana».
Se volete capire quanto sia affiatata la truppa azzurra, ve lo racconterà il campione olimpico che, in questi giorni, ha anche inaugurato il tormentone dello spray “all-purpose” (utile a tutti gli scopi) con cui bagna i suoi compagni promettendo miracoli.
Lui non andrà a caccia di miracoli, semmai di misure oltre i 2,30. «Altalenante che voglia essere il salto in alto attuale, non credo si potrà vincere sotto quel limite. E siamo tutti lì».
«Stadio tutto per i tedeschi e non si vincerà sotto 2.30» C’è pure Fassinotti