Ganna non sfata la sua maledizione
La maglia di campione europeo continua a sfuggirgli: solo bronzo per lui. «Ma sono contento»
Dopo l’argento ottenuto a Trento un anno fa, nella cronometro arriva un’altra delusione per l’azzurro
Continua la maledizione europea per Filippo Ganna. La maglia di campione continentale continua a sfuggirgli. Non fa eccezione nemmeno la performance bavarese, che gli ha regalato solo un bronzo dopo l’argento di un anno fa a Trento tra mille recriminazioni. Stavolta è terzo a 9 secondi dallo svizzero Stefan Bissegger, che a sua volta per soli 34 centesimi ha beffato il connazionale, nonché campione uscente, Stefan Kung.
Dopo la delusione per la prova in linea, Ganna ha scelto in extremis la prova contro il tempo per tentare il riscatto (Sobrero gli ha ceduto il posto), ma sul traguardo ha dovuto nuovamente fare i conti con una stagione avara di soddisfazioni dopo gli obiettivi sfumati tra la maglia gialla al Tour e le grandi classiche. A questo punto il grande obiettivo resta la cronometro iridata del 18 settembre in Australia per inseguire la tripletta consecutiva dopo i trionfi di Imola e nelle Fiandre. Ieri il piemontese ha scelto di prenderla con filosofia, guardando proprio al Mondiale: «Sono contento di me stesso, ho fatto il massimo su un percorso non agevole. Vorrei ricordare che non salivo su una bici da crono dal Tour de France, ormai da tre settimane. Ora sono tornato in gara e cercherò di fare del mio meglio in vista del Mondiale. Quel giorno non voglio proprio sbagliare nulla».
APPPUNTAMENTO. A chi gli ha chiesto se non fosse il caso di preparare meglio l’appuntamento continentale, ha replicato: «A livello di testa le motivazioni sono state diverse dal solito. Poi appena ho saputo di dover correre ho cercato di fare tutto al meglio per studiare il percorso e trovare la giusta concentrazione. I valori davano dei riscontri in linea con le aspettative, mancava un pizzico di velocità e sentivo che non riuscivo ad andare come volevo durante la mia prova. Complimenti ai rivali svizzeri, si sono fronteggiati ad altissimo livello. Per fortuna ho rinunciato al record dell’ora, avrei dovuto tentarlo durante questo mese, ma il Tour mi ha prosciugato ogni energia». Ora per il bicampione del mondo a cronometro ci sarà ancora tanta Germania
(con il Deutschland Tour dal 24 al 28 agosto), poi un breve periodo in altura e la partenza per l’Australia già il 9 settembre in modo da smaltire al meglio l’impatto con il fuso orario prima di risalire in sella.
CATTANEO. Soltanto 14° l’altro azzurro, Mattia Cattaneo, che dopo la cronometro non ha cercato scuse: «Sono andato piano, semplicemente non avevo le gambe. Speravo di aver recuperato bene dal Tour, ma evidentemente non l’ho ancora fatto. Non avevo forza e sono deluso, anche se so di aver dato il massimo. Pian piano manderò giù la delusione». Per l’Europeo azzurro di ciclismo resta un solo appuntamento: domenica con la prova femminile su strada ed Elisa Balsamo sarà tra le grandi favorite. Fin qui tra pista e strada il bottino dell'Italia sale a 12 medaglie: 3 ori, 6 argenti e 4 bronzi.