SCHOUTEN, CHI ERA COSTUI? SPESSO CHI FA LE PAGELLE HA BISOGNO DI UN... ASSIST
Chi ha dato per primo i voti ai calciatori? E perché i giudizi sono spesso… a pene di segugio? Viaggio nel mondo degli opinionisti discordanti
Caro Cucci, l’intelligenza è un sostantivo e appartiene a persone dotate di ingegno, preparazione e capacità non comuni. Cosa che non possiedono certo i cosiddetti padroni del calcio, dirigenti spesso scarsamente dotati, come dimostrano certe decisioni prese nel tempo. Ma a questi “fenomeni” appartengono anche diversi… opinionisti, piuttosto scarsi anche nelle valutazioni, vedi pagelle. E qui entra in gioco anche la competenza. Ultimo esempio quello riscontrato giorni fa su due giornali, uno sportivo, uno no. Riguarda la partita Lazio-Bologna e precisamente il giocatore Schouten (Bo). Il primo affibbia un bel 7 con tanto di titolo “Schouten l’uomo in più”. L’altro, il politico, un bel 5,5. Non si sono trovati proprio d’accordo. E chi abbia ragione lo lascio decidere a chi ha visto la partita. E veniamo all’intelligenza. Da pochi anni è entrato nel linguaggio e nella statistica calcistica la parola “assist”. Vorrei precisare che fino ai primi anni 70 nessun giornale, usava la parola “assist”. Nel dicembre del 1973, mentre eravamo al Dall’Ara in tribuna stampa seduti fianco a fianco con Adalberto Bortolotti, vi fu un gol del Bologna in seguito ad un perfetto “passaggio” di Giacomo Bulgarelli. Mi ricordai delle presenze vissute insieme
al Palasport nei match di basket e dissi: “È un bellissimo assist”. E il giorno dopo, su “Stadio”, Bortolotti usò la parola “ASSIST” per il passaggio eseguito da Bulgarelli al compagno di squadra. Ora vengono conteggiati gli assist: ed ecco dove non concordo assolutamente. Se un giocatore esegue un ultimo passaggio e chi riceve la palla segna è un assist, se non fa gol non vale. Allora ecco che il merito non va a chi effettua il passaggio ma chi realizza la rete. Basta ri
cordare - cito il Milan - Rivera faceva dieci (dico 10) passaggi PERFETTI a Prati o Sormani e questi sbagliavano il gol. Lodetti ne faceva uno - magari cedendo la palla di lato a due metri dal compagno - e questi segnava. Ecco Rivera zero assist, Lodetti un assist. Ma lasciamo perdere. Utopie totali. Attribuzioni a casaccio. Come i voti. Lamberto Albertazzi - a “Stadio” - commentava: «Nessun criterio». galapagos1938@
gmail.com