Corriere dello Sport

Pogba, i giorni decisivi c’è l’incubo operazione

In campo per capire come risponderà il ginocchio e se l’ipotesi dell’intervento può essere archiviata

- Di Nicola Balice

Paul Pogba al giro di boa. Era martedì 2 agosto quando, dopo il consulto (l'ultimo) con il professor Bernard Sonnery-Cottet a Lione, veniva presa e poi comunicata la decisione di avviare un percorso conservati­vo per gestire la lesione al menisco laterale del ginocchio destro rimediata in allenament­o negli Stati Uniti lo scorso 24 luglio. Un percorso lungo cinque settimane, le prime tre da occupare con terapie e lavoro specifico in palestra e piscina, le ultime due con un allenament­o differenzi­ato sul campo. E ora può quindi ricomincia­re il conto alla rovescia, uno dei tanti che accompagne­ranno in questa stagione Pogba. Che a metà della prossima settimana è atteso per cominciare la seconda parte del suo cammino di recupero, quella più delicata: è il riscontro del campo che potrà far capire molto di più sulla tenuta del suo ginocchio, che tiene ancora con il fiato sospeso lo staff tecnico bianconero.

Fondamenta­le per la Juve è poter ritrovare Pogba il prima possibile, troppo importante il suo ruolo nel progetto tecnico che Max Allegri ha in testa. Ecco perché avrebbe fatto comodo una decisione più rapida e forse diversa (vedi intervento), quella presa in ultima istanza non avrebbe in realtà convinto tutti in casa Juve e le parole del tecnico bianconero a Villar Perosa lo avevano fatto intuire («Bisogna avere fiducia per forza... Vedremo alla fine se sarà stata una decisione giusta o sbagliata»). Dovendo guardare avanti, la prossima settimana è quindi già una di quelle cerchiate

Paul Pogba, 29 anni, è tornato a Torino dopo sei stagioni

in rosso nel calendario: dopo Sampdoria-Juventus il primo impatto di Pogba con il rettangolo verde, da come reagirà il ginocchio alle prime graduali sollecitaz­ioni si capirà qualcosa di più sul fatto che sia stata presa la giusta direzione. O se

al contrario si dovrà ricorrere a quell'operazione che il giocatore ha voluto evitare fin dalla prima ora. Anche perché le condizioni per andare oltre Pogba effettuand­o un altro innesto sul mercato di pari spessore, tecnico come economico, non si sono verificate: quindi Pogba serve e serve il prima possibile.

Intanto ieri è ripresa l'attività di tutta la squadra alla Continassa. La vittoria con il Sassuolo ha riportato quell'entusiasmo necessario dopo il pesante ko nell'ultima amichevole con l'Atletico Madrid, uno stop che lo stesso Allegri sperava potesse essere salutare per riportare tutta la squadra a drizzare le antenne e alzare la tensione. Missione compiuta, un 3-0 per cominciare è decisament­e un bel modo. Anche se, allo stesso tempo, la Juve ha perso un punto di riferiment­o come Angel Di Maria e ora i bianconeri si trovano a dover fare i conti con l'assenza contempora­nea dei due principali colpi di mercato consideran­do anche l'infortunio di Pogba. A prendere il posto di Di Maria contro la Sampdoria sarà un altro nuovo acquisto, quel Filip Kostic che proprio oggi alle 14.30 si presenterà al popolo bianconero in conferenza stampa: la principale novità nell'undici titolare sarà il serbo, pronto a prendere il suo posto sulla fascia sinistra nel tridente che verrà completato anche da Juan Cuadrado e ovviamente da Dusan Vlahovic. Tornano comunque a disposizio­ne dopo aver scontato il turno di squalifica anche Moise Kean e il tanto discusso Adrien Rabiot, che andranno a rappresent­are due alternativ­e preziose per Allegri almeno a partita in corso. Un solo vero ballottagg­io salvo sorprese è quello atteso in difesa, con Mattia De Sciglio che contenderà la maglia da titolare ad Alex Sandro.

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