Sottil domina Amrabat c’è
Quattro giorni dopo la Cremonese presenta un’altra Fiorentina per garantirsi freschezza e dinamismo: obiettivo centrato ma solo per un’ora. Manca almeno un gol alle numerose occasioni create specie nel primo tempo e Cerny gli complica il ritorno.
Un’ora senza pensieri a parte l’errore in un rilancio, forse gli si poteva chiedere di fare qualcosa di più sul gol subìto. Forse.
Si limita presidiare la zona di competenza disinnescando Misidjan.
Pochi minuti per garantire esperienza internazionale.
Ammonito quando intercetta con la mano il pallone che gli schizza via a cinque metri dal limite dell’area viola. Innesca involontariamente la ripartenza sul gol del Twente.
Impiegato al posto di Quarta, per un’ora se la cava, ma è fuori posizione sulla verticalizzazione per Cerny.
Produce l’assist per Gonzalez, poi trenta metri di lancio per Sottil nel 2-0: alcune buone chiusure difensive, un po’ sorpreso sul gol del Twente.
Spara alto un buon pallone dal limite dell’area. Tanta sostanza e un’apertura di cinquanta metri da applausi.
La Fiorentina domina nel primo tempo, chiuso sul 2-0 Però gli olandesi non mollano, crescono e trovano il gol Tra una settimana il decisivo ritorno che vale l’Europa
Fatica a trovare le misure.
Si abbassa tra Milenkovic e Nastasic per iniziare il gioco, tocca e recupera un sacco di palloni per abituarsi a fare il regista come vuole Italiano.
Finché ha verve entra in tante azioni, piano piano esce di scena.
Mezz’ora da furia assoluta. Subito il colpo di testa vincente, poi ci riprova in un altro paio di volte con minor fortuna e precisione.
Non ha il tempo per incidere.
Prova l’azione personale, fa da sponda e c’è dove dovrebbe essere sull’assist di Sottil per il 2-0. E’ il suo 14º gol in Conference tra preliminari e fase a gruppi. Sfiora il tris di testa.
Entra nel momento meno brillante della Fiorentina.
Per dire quanto sta bene fisicamente e di testa: un tiro e il colpo di tacco a innescare Biraghi nei primi sessanta secondi, poi l’assist per Cabral. Imprendibile per Brenet, un coltello ficcato sul fianco destro del Twente.
Non si vede mai.
TWENTE
Forse nemmeno lui riconosce il suo Twente nel primo tempo,
IL MIGLIORE più convincente invece la ripresa degli olandesi dopo un paio di cambi.
Nulla può su Gonzalez, idem su Cabral, poi bravo sul colpo di testa dello stesso brasiliano.
Messo nel mezzo da Sottil e Biraghi sull’azione del vantaggio, poi in ritardo su Sottil in quella del raddoppio, insomma i due esterni sinistri viola lo saltano sempre.
Il capitano cerca di tenere su la difesa sugli errori dei compagni, ma è compito improbo. Ammonito per fallo su Cabral.
Prima è “osservatore” sul colpo di testa di Gonzalez, quindi arriva con colpevole ritardo sul cross di Sottil per Cabral.
Si alterna con Propper su Cabral.
Gonzalez all’inizio gli scappa da tutte le parti e per fermarlo si prende il cartellino giallo. Non chiude su Cabral nel 2-0 viola. Suo l’assist per Cerny.
Il più attivo dei biancorossi olandesi in un centrocampo che tira fuori qualcosa d’interessante solo nella ripresa.
Entra al 90’.
Gira a vuoto e Maleh gli prende sempre tempo e pallone.
Un paio di guizzi sulla fascia destra, ma proprio un paio e poi Biraghi lo annulla.
Dà vivacità all’attacco del Twente e segna il gol che tiene vive le speranze olandesi.
Dovrebbe essere il suggeritore per Van Wolfswinkel, ma ha zero iniziative all’attivo. E un cartellino giallo (fallo su Venuti).
Impalpabile, quasi mai prova il colpo ad effetto che è nelle sue corde.
Poco cercato dai compagni.
Altro centravanti anni fa. Gira lontano dall’area di rigore viola.