Corriere dello Sport

Barrow fuori dal tunnel per riprenders­i il posto

Il modulo non aiuta, il gambiano vuole convincere il tecnico a dargli un’occasione col Verona

- Di Giorgio Burreddu

Qui Nikola Moro croato

A sinistra Eldor Shomurodov

Tutti si chiedono quando e come finirà la lunga crisi di Musa Barrow. Ma di risposte, per ora, non ne arrivano. Dopo la panchina dell’Olimpico (Musa ha giocato solamente i 17 minuti finali), il gambiano rischia di restare a secco anche al Dall’Ara, contro il Verona, gara d’esordio casalingo del suo Bologna. Ci sono ragioni pratiche di questa prima (comunque non preoccupan­te) esclusione. La prima è certamente legata al modulo, il passaggio al 3-5-2 ha messo Barrow in attesa, uno stand-by che è destinato a finire. Barrow ha già fatto la spalla di Arnautovic, in passato. Anche quest’anno il rendimento di Musa vicino all’austriaco arriverà e darà certamente qualche risultato. Ma, almeno per ora, Mihajlovic valuta altro. Lo fa in base a quello che vede e Sansone, al momento, è quello che sta dando le garanzie maggiori. Nella scala delle gerarchie poi viene Orsolini, che proprio contro il Verona potrebbe sottrarre il posto a Barrow.

Queste sono ore decisive, Musa spinge e vuole fare la sua parte. «Voglio arrivare in doppia cifra», aveva detto dal ritiro di Pinzolo. Un ritiro, quello in Trentino, cominciato sotto una buona stella. Tre gol nella prima amichevole. Non contro un avversario prestigios­o, è vero, ma Barrow aveva mostrato gli artigli, fatto vedere di avere fame, determinaz­ione, coraggio. Da lì una piccola flessione, una freccia verso il basso. Coincisa anche con il cambio di modulo che ha mescolato tutte le carte rossoblù. Quella con la Lazio poteva essere la sua partita, invece è stata comunque la gara di Sansone. Adesso, contro il Verona, Barrow si augura di avere almeno un tempo a disposizio­ne per poter mettere in luce i suoi pregi, le sue qualità, il suo talento. La stagione è appena cominciata, ma impattare positivame­nte con il campionato è fondamenta­le per avviare al meglio la stagione. Il secondo tempo della sfida contro il Verona potrebbe essere l’attimo giusto per lui.

È la quarta stagione di Barrow in rossoblù e gli obiettivi personali quest’anno sono concreti, evidenti. La doppia cifra, appunto. Sfiorata con 9 gol nella stagione 19/20, al suo anno d’esordio sotto le due torri. Nel corso degli anni Barrow ha sempre fatto peggio: 8 gol nel 20/21, 6 nel 21/22. Quello passato, però, è stato un anno zeppo di problemati­che: il covid, le condizione fisica mai raggiunta, un po’ di sfortuna. E la Coppa d’Africa, competizio­ne che ha spezzato la stagione in A di Musa. Una parte centrale di campionato mai davvero esaltante, nell’ultima parte Barrow aveva ripreso a macinare, fornendo pure assist e segnando (un gol, all’ultima di campionato contro il Genoa). Dopo è arrivata l’estate. Quest’anno, con il mondiale in mezzo, Musa ha tutto il tempo di raggiunger­e la condizione che conta. Certo, meglio poter giocare subito ed essere importanti per Mihajlovic. Il tempo c’è. Adesso tocca a lui conquistar­e sul campo lo spazio che merita.

Musa Barrow

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