Corriere dello Sport

«Tornerò, ma la Honda ora deve cambiare»

«Dopo quattro interventi avrò un’ultima possibilit­à, per risolvere i problemi della moto è necessario adattarsi anche in Giappone»

- Di Gianmaria Rosati

PROGRAMMA

Oggi: 8.25-8.45 e 12.35-12.55 prove libere MotoE; 9.00-9.40 e 13.1513.55 prove libere Moto3; 9.5510.40 e 14.10-14.55 prove libere MotoGP; 10.55-11.35 e 15.10-15.50 prove libere Moto2; 16.50-17.20 qualifiche MotoE.

Domani: 9.00-9.40 prove libere Moto3; 9.55-10.40 e 13.30-14.00 prove libere MotoGP; 10.55-11.35 prove libere Moto2; 12.35-12.50 qualifiche (Q1) Moto3; 13.00-13.15 qualifiche (Q2) Moto3; 14.10-14.25 qualifiche (Q1) MotoGP; 14.35-14.50 qualifiche (Q2) MotoGP; 15.10-15.25 qualifiche (Q1) Moto2; 15.35-15.50 qualifiche (Q2) Moto2; 16.25 Gara (1) MotoE.

Domenica: 9.00-9.10 warm up Moto3; 9.20-9.30 warm up Moto2; 9.40-10.00 warm up MotoGP; 11.00 gara Moto3; 12.20 gara Moto2; 14.00 gara MotoGP; 15.30 gara (2) MotoE.

IN TV - Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP, Sky Sport 1 e NOW. Differita, in chiaro su TV8 per le qualifiche, (dalle 16.30) e sintesi delle gare. Moto3 (14.00), Moto2 (15.20). A chiudere (17.00) la MotoGP.

CLASSIFICH­E

MotoGP: 1. Quartararo (Fra) 180; 2. A. Espargaro (Spa) 158; 3. BAGNAIA 131; 4. BASTIANINI 118; 5. Zarco (Fra) 114; 6. Miller (Aus) 107; 7. B. Binder (Saf) 98; 8. Rins (Spa) 84;

9. Vinales (Spa) 82; 10. Oliveira (Por) e Martin (Spa) 81; 12. Mir (Spa) 77; 13. BEZZECCHI 61; 14. M. Marquez (Spa) 60; 15. MARINI 56; 16. Nakagami (Gia) 45; 17. P. Espargaro (Spa) 42; 18. A. Marquez (Spa) 27;

19. MORBIDELLI 26; 20. DI GIANNANTON­IO 18; 21. D. Binder (Saf) e DOVIZIOSO 10; 23. Gardner (Aus) 9; 24; R. Fernandez (Spa) 5. Costruttor­i: 1. Ducati 271; 2. Yamaha 180; 3. Aprilia 175; 4. Ktm 131;

5. Suzuki 110; 6. Honda 88.

Moto2: 1. A. Fernandez (Spa) 171; 2. Ogura (Gia) 158; 3. VIETTI 156; 4. Canet (Spa) 127; 5. ARBOLINO 108; 6. Roberts (Usa) 106; 7. Dixon (Gbr) 92; 8. Schrotter (Ger) 88; 9. Acosta (Spa) 75; 10. Chantra (Tha) 72; 22. DALLA PORTA 10; 23. MANZI 9; 24. FENATI 7; 26. ZACCONE 6; 30. PASINI 1.

Costruttor­i: 1. Kalex 300; 2. Boscoscuro 77; 3. MV Agusta 5.

Moto3: 1. Garcia (Spa) 182; 2. Guevara 179; 3. FOGGIA 140; 4. Masia (Spa) 127; 5. Oncu (Tur) 114; 6. Sasaki (Gia) 113; 7. Suzuki (Gia) 94; 8. MIGNO 84; 9. Tatay (Gia) 70; 10. Artigas (Spa) 62; 13. ROSSI 54; 19. NEPA 29; 21. BARTOLINI 23; 23. BERTELLE 16.

Costruttor­i: 1. GasGas 235; 2. Honda 206; 3. Ktm 194; 4. Husqvarna 142; 5. CFMoto 101.

Marc Marquez 29 anni

Si sa, i campioni attirano l’attenzione anche quando non sono in pista, e Marc Marquez ne è un chiaro esempio. Nel giovedì - prima soleggiato e poi bagnato - del Red Bull Ring la presenza dello spagnolo nel paddock ha tenuto banco, con il suo processo di recupero e le palesi difficoltà di Honda come temi dominanti. «Mentalment­e il momento più duro è stato quello in cui ho deciso di operarmi nuovamente, mentre in seguito le cose sono costanteme­nte migliorate: sto meglio ma sto ascoltando il mio corpo, per questo sia io che i medici abbiamo deciso di lavorare in maniera conservati­va. Del resto parliamo di un braccio che ha subito quattro operazioni, che ha una ultima possibilit­à».

«Nelle ultime quattro settimane mi sono allenato utilizzand­o gli elastici, aumentando man mano il carico. La prossima settimana farò un tac: dal risultato capirò se e quanto potrò aumentare l’intensità degli esercizi. Guidare una moto? Non so ancora, ma certamente nell’ultima parte della riabilitaz­ione andare in moto il più possibile sarebbe la miglior cura». «L’intenzione è quella, ma solo la settimana prossima capirò se è possibile, e non voglio sbagliare come fatto a Jerez. Tornerò a guidare una MotoGP appena sentirò che è possibile farlo: ora il mio sogno è quello di poter impostare una curva senza dover pensare a come tenere il braccio». «Il fatto che sia in difficoltà è palese. Non ho provato gli ultimi aggiorname­nti, ma sino al Mugello era davvero difficile sfruttare il potenziale della moto».

Pecco Bagnaia, 25 anni «Il capo del progetto MotoGP è presente in pista il che è un segnale importante. La pandemia non ha certo aiutato la collaboraz­ione tra Giappone ed Europa».

«Le informazio­ni devono fluire continuati­vamente tra tutti i settori del team, con l’obiettivo di arrivare pronti nel 2023. Non dobbiamo cambiare delle persone all’interno della squadra, ma il concetto di team. Attualment­e poi abbiamo pochi test e tante gare, il che rende il lavoro della fabbrica molto importante, più di quello in pista: non voglio dire che Honda deve lavorare come gli europei, dato che abbiamo vinto tanto ultimi anni, ma il campionato sta cambiando e dobbiamo adattarci, come noi piloti dobbiamo adattarci quando ci confrontia­mo con i giovani che arrivano. Ora la prima cosa da fare e non andare nel panico, dato che dal panico nascono solo errori. L’obiettivo comune è tornare a lottare per il titolo».

«Voglio una moto vincente. Non posso dire con certezza che la moto e lo stile di guida con cui ho vinto sia ancora sufficient­e per farlo: io cerco di evidenziar­e i punti deboli, per capire». “Non sono qui per vedere le moto ma per parlare con gli ingegneri e tutto il resto del team. Nel primo periodo in cui sono stato lontano dalla pista mi sono staccato troppo dal team, e quando sono tornato troppe cose mi sembravano nuove, quindi ora ho deciso di restare più in contatto con il progetto. Ovviamente non decido io le mosse da compiere, ma voglio essere coinvolto, dato che quando le cose vanno male tutti devono remare nello stesso senso e dare il loro contributo».

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