Corriere dello Sport

Lukaku, il tempo non è passato

In 70.000 per il ritorno del “figliol prodigo” Contro lo Spezia la prima in casa Inzaghi: «Campionato durissimo dovremo avere tante soluzioni»

- Di Pietro Guadagno MILANO

Quasi tre mesi dopo, l’Inter torna a San Siro. Era il 22 maggio, ultima giornata del campionato, e contro la Sampdoria, nonostante il 3-0 finale, si consumaron­o le ultime ridotte speranze di strappare lo scudetto al Milan. Quel pomeriggio c’erano oltre 70.000 spettatori, come questa sera contro lo Spezia. Ma la gente, invece di lasciare lo stadio al fischio finale, rimase sugli spalti per applaudire e, comunque, celebrare i giocatori nerazzurri, capaci di portare a casa una Supercoppa e una Coppa Italia, entrambe conquistat­e ai danni della Juventus. Due trofei in bacheca in più, sì, ma non abbastanza per cancellare la delusione di aver mancato il bersaglio più grosso, a lungo accarezzat­o e poi perso anche per demeriti propri. I volti di diversi calciatori erano rigati dalle lacrime: emblematic­he in questo senso quelle di Lautaro, consolato da Barella con una promessa: «Dai che ci rifacciamo l’anno prossimo».

TIFOSI E ZHANG. Ebbene, quel momento è arrivato. L’Inter è ripartita da Lecce, strappando con il fiatone i primi tre punti del torneo. Oggi, invece, riabbracce­rà San Siro e i suoi tifosi. Che hanno comunque accompagna­to la squadra anche nelle amichevoli estive, come ha ricordato Inzaghi. «Sarà emozionant­e. C’è un rapporto straordina­rio con loro, costruito l’anno scorso. Ci hanno seguito dappertutt­o e anche domani (oggi, ndr) ci sarà una bellissima atmosfera», ha detto sui social del club. Il terreno di gioco, invece, Handanovic e soci l’hanno assaggiato già ieri, visto

che la rifinitura è stata svolta a San Siro. Sotto gli occhi della dirigenza al completo. Anche Steven Zhang, che si è presentato con la sua 500 nerazzurra, invece che con la McLaren da 4 milioni di euro sfoggiata in vacanza sull’altopiano di Asiago.

TANTE SOLUZIONI. La prima giornata, senza pareggi, è stata caratteriz­zata anche dalle vittorie di tutte le big. Volendo, è stato il segnale di un campionato più equilibrat­o. «Sarà un torneo combattuto - ha confermato Inzaghi -. Tutti giocano per vincere e diverse gare si sono decise nei minuti finali, come la nostra». Già, ma per prendersi quel successo il tecnico piacentino è dovuto ricorrere a una mossa speciale. «Dobbiamo avere tante soluzioni. Anche quella di schierare quattro punte, come sabato scorso. Ho a disposizio­ne ottimi giocatori. E le partite cominciano con 11 titolari, ma il più delle volte sono determinan­ti i 5 che entrano dalla panchina».

Tutti aspettano il belga, 454 giorni dopo l’ultima gara ufficiale al Meazza

BOMBER. Stasera contro lo Spezia, ovviamente, si partirà da Lukaku e Lautaro. Il primo ha subito trovato il gol, nel suo secondo debutto in nerazzurro. L’anno scorso non c’era e non ha vissuto la delusione del mancato scudetto. Il gruppo, però, gli ha trasmesso quella voglia di rivincita e così, appena arrivato, Big Rom ha subito messo in chiaro che l’obiettivo è riprenders­i lo scettro di campioni d’Italia. Ora aspetta l’accoglienz­a di San Siro (454 giorni fa contro l’Udinese l’ultima volta), già pronto a perdonargl­i l’addio di un anno fa. C’è tempo per capire cosa accadrà la prossima estate, quando scadrà il prestito dal Chelsea. Intanto, un paio di rappresent­anti di Roc Nation (l’agenzia che cura l’immagine di Lukaku) ieri ha fatto una visita in viale Liberazion­e. Lautaro, invece, è rimasto a secco a Lecce, ma è pronto a riprenders­i la scena. Senza però toglierla al compagno. Quei due sanno perfettame­nte come condivider­la.

 ?? GETTY IMAGES ?? Steven Zhang, 30 anni, ieri all’allenament­o
GETTY IMAGES Steven Zhang, 30 anni, ieri all’allenament­o

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy