Corriere dello Sport

Basic ci riprova Vecino si scalda

Per la Lazio staffette a centrocamp­o Sarri può confermare la squadra che ha battuto il Bologna: unica novità Provedel dal primo minuto

- Di Daniele Rindone ROMA

Eccessi ed equilibri. La seconda Lazio di Sarri dev’essere brava a crescere trovando una via di mezzo tra dismisure offensive e misure difensive. Dopo il Bologna proverà a bissare il colpo contro il Torino, contro una squadra dalle marcature agguerrite. Sono le partite peggiori per squadre (come la Lazio sarriana) che puntano sul respiro della manovra. Sarà una prova interessan­te, utile per valutare tenuta tattica e mentale. Mau ieri non ha parlato, come l’anno scorso lo farà ad intermitte­nza. È immaginabi­le cosa chiederà alla squadra: un palleggio veloce. Sarri, tra l’anno scorso e quest’anno, vanta una striscioli­na di risultati. È imbattuto da cinque turni (3 vittorie, 2 pareggi). L’ultima sconfitta risale a Lazio-Milan (1-2) del 24 aprile. Da allora vittoria con lo Spezia fuori, vittoria con la Samp in casa, pareggi contro Juve e Verona. L’ultimo ruolino migliore si è registrato tra gennaio e febbraio 2021 (sette risultati di fila con Inzaghi, 6 vittorie e un pareggio).

GOL E TRASFERTE. Sarri nella seconda metà dell’ultimo campionato era riuscito a cambiare il corso degli eventi in trasferta. Da inizio 2022 solo il Napoli (24 gol fuori casa) ha realizzato più reti della Lazio (21). Ma i biancocele­sti vantano una media migliore (21 gol in nove gare esterne, 2,3 di media a partita). E continuand­o a considerar­e il rush finale dell’ultimo campionato balza agli occhi un altro dato: la Lazio va in gol da nove partite di A e può raggiunger­e quota 10 per la prima volta dal febbraio 2021 (19 gare di fila in gol).

LE MOSSE. Sarri, salvo sorprese, a Torino ripresente­rà la Lazio che ha sfidato e battuto il Bologna in rimonta. L’unica eccezione è Provedel, all’esordio da titolare (era subentrato dopo l’espulsione di Maximiano). Il quartetto Lazzari-Patric-Romagnoli-Marusic è una certezza. Milinkovic e Cataldi saranno della partita con Basic. Il croato era uscito dopo il rosso a Maximiano, fu lui a pagarne le conseguenz­e. Mau ieri ha provato sia Basic che Vecino. Il primo è in pole, è pur vero che il tecnico è tentato dal lanciare l’uruguaiano. Sta meglio, lavora per raggiunger­e il top della forma. Si inizia a giocare a ritmi sostenuti, dopo il Torino arriverà l’Inter all’Olimpico (venerdì 26 agosto). Vecino presto sarà lanciato titolare. Luis Alberto insegue, è previsto di nuovo in panchina. E’ scontato il tridente Felipe-Ciro-Zaccagni. Pedro entrerà in corsa. A centrocamp­o e in attacco sono pronte le staffette. Sarri, senza Maximiano, promuoverà Adamonis secondo per un turno e ha aggregato il baby Magro della Primavera, classe 2005, numero 61 sulla maglia, come terzo (Furlanetto è stato ceduto al Renate in prestito). Sono stati convocati 23 uomini, è rimasto a casa Kamenovic.

Il croato in pole L’uruguaiano inizia a carburare Luis in panchina

I DATI. Toro e Lazio hanno chiuso in parità gli ultimi tre incontri, solo una volta hanno pareggiato quattro match di fila, è successo tra l’aprile del ’76 e il dicembre del ’77. S’affrontera­nno due squadre che nel primo turno hanno colleziona­to molti recuperi offensivi (13 per la Lazio, 8 il Toro). I granata, fanno notare gli statistici, sono andati più volte al tiro dopo un recupero offensivo (quattro). Davanti al maestro della linea alta Sarri sarebbe un affronto, anche un pericolo.

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FOTONOTIZI­A Toma Basic, 25 anni, 38 gare e un gol con la Lazio

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