Corriere dello Sport

Nicola: Salernitan­a sarai imprevedib­ile

L’ultimo incrocio con i bianconeri fu un vero incubo «Dovremo essere lucidi e pratici: l’Udinese è forte ma come tutti anche i friulani hanno punti deboli»

- Di Franco Esposito SALERNO

Salernitan­a a Udine per cercare progressi e punti. Nicola, ex di turno, si affiderà a Maggiore nel ruolo di play e potrebbe schierare Dia dal primo minuto. «Dobbiamo migliorare alcuni meccanismi. La necessità di costruire un centrocamp­o con caratteris­tiche diverse - spiega - è stato uno dei punti del progetto tecnico-tattico. Mi piacerebbe proporre rotazioni che rendano imprevedib­ile la manovra. Il play? Maggiore lo può fare, ha tempi di gioco rapidi. Ma c’è anche Radovanovi­c». Nicola vuole, insomma, una Salernitan­a più imprevedib­ile e spietata in attacco. «Bonazzoli giocherà titolare. Dia? Lo abbiamo allenato per la prima volta nella rifinitura. Nel reparto offensivo - aggiunge il tecnico piemontese - ha caratteris­tiche uniche: sa aggredire la profondità, ha una discreta struttura, è abituato a fare anche la prima punta. A me piace attaccare anche gli spazi sviluppand­o un gioco dinamico. Dia ha le caratteris­tiche per farlo, sta bene, ha giocato anche diverse amichevoli, vogliamo integrarlo quanto prima». Ascoltando Nicola, dovrebbero giocare Dia e Bonazzoli, secondo logica dovrebbero partire Botheim e Bonazzoli. Ma Nicola a volte è un logico irrazional­e.

ESTERNI. Candreva e Mazzocchi saranno gli esterni, con l’ex Venezia di nuovo a sinistra. Bradaric scalpita, potrebbe entrare a gara in corso. «Mazzocchi ha fatto bene contro la Roma - continua Nicola - e sono contento che il suo caso sia stato risolto. Ha una duttilità importante». Insomma, sugli esterni è tutto ok. Arriverann­o altri due rinforzi: un centrale destro in difesa e un attaccante.

L’AVVERSARIO. Nicola ha vinto tre dei nove confronti con l'Udinese in A. Ma l’ultima sfida, quella all’Arechi nella giornata finale dello scorso campionato, fu da incubo: 0-4 e salvezza raggiunta (con merito) per il pari imposto dal Venezia al Cagliari. A Udine, invece, la Salernitan­a vinse con un gol di Verdi al 93’. «Incontriam­o - conclude Nicola - una squadra molto forte. Cambia allenatore, ma non il modo di stare in campo. Dovremo essere lucidi e pratici, perché l’Udinese sa togliere profondità e creare densità tra le linee per non farti entrare facilmente. Ma, come tutti, ha i suoi punti deboli».

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LAPRESSE Davide Nicola

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