Corriere dello Sport

Caserta a Genova De Rossi è pronto

Il tecnico del Benevento si gioca la panchina a Marassi L’ex romanista è il grande favorito ma deciderà la sfida con Blessin

- Di Franco Santo BENEVENTO

Un big match da separati in casa. Il clima è quello. Caserta siede in panchina ma non sente più la fiducia della società e su di lui si staglia l'ombra scomoda di Daniele De Rossi. Se a Marassi finisse male, il destino del tecnico di Melito Poto Salvo sarebbe segnato. E c'è la netta sensazione che possa essere così anche se il risultato non fosse dei peggiori. Qualcosa si è spezzato dopo il grigio precampion­ato e la sconfitta d'esordio col Cosenza, la società ha cominciato a guardarsi intorno, la panchina di Caserta non è stata mai così scricchiol­ante: «Quando ho deciso di fare questo mestiere – commenta pacato il tecnico calabrese – ho messo in preventivo tante cose, l'allenatore sa che è quello che paga per primo se qualcosa non funziona. Le voci sono arrivate anche a me, ma non devo tenerne conto, devo invece limitami a fare come sempre il mio lavoro. A me cambia ben poco: sono pagato per fare scelte di campo, lavorare per gli obiettivi che si siamo prefissati. Devo solo concentram­i sul Genoa che è la cosa più importante in questo momento». Smentisce in maniera categorica che la squadra possa non essere con lui in questo momento: «So accorgermi quando qualcuno rema contro, non è il nostro caso, lo escludo assolutame­nte».

IL TEST PIU' ARDUO. Partita più difficile non poteva capitare sulla strada del Benevento. La Strega ha affrontato il Genoa lo scorso 8 agosto in Coppa Italia e non è andata benissimo: «Creammo poco, ma c'era anche la forza dell'avversario a rendere il nostro compito più difficile. Questa sarà una partita diversa, soprattutt­o rispetto a quella di domenica scorsa. Il Genoa è una corazzata, il Cosenza è arrivato da noi soprattutt­o per difendersi. Per questo non potremo affrontarl­e alla stessa maniera: dobbiamo essere più attenti nelle coperture preventive, perché loro faranno la gara a differenza dei calabresi». Alla Strega mancherà il greco Koutsoupia­s, che ha accusato un piccolo problema ad un ginocchio, ma sarà disponibil­e Barba, uno dei pilastri della difesa. «Se analizziam­o la gara col Cosenza vediamo che abbiamo creato tanto, senza però saper sfruttare le occasioni avute. Se il Genoa si preoccupa di noi vuol dire che qualcosa di buono l'abbiamo fatto vedere. Tutte le squadre hanno pregi e difetti: il Benevento non ha secondo me, un vero e proprio difetto, ma degli aspetti su cui lavorare quotidiana­mente, come le palle sporche o come quando c'è da avvertire un pericolo in agguato. Vorrei tanto che ripartissi­mo dal primo tempo col Cosenza».

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Il tecnico Fabio Caserta

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