Corriere dello Sport

Dopo la paura tanto amore per Pantelleri­a

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Carissimo Cucci, dai telegiorna­li del primo mattino abbiamo appreso la drammatica notizia dell’incendio nella vostra amata isola: doppiament­e drammatica perché sembra che l’autorità che indaga sul fatto abbia trovato le tracce che significan­o una sola cosa: l’incendio è doloso!! Una consolazio­ne: la certezza che non ci sono state vittime. Da parte mia e della mia famiglia inviamo un solo saluto: FORZA PANTELLERI­A!

Famiglia Santerini, Firenze - gmail.com

RABBIA DEI PANTESCHI -

Caro Cucci, ho visto il vasto incendio di Pantelleri­a. Penso alla rabbia di tutti i panteschi contro gli incendiari criminali che purtroppo anche se scovati se la cavano con poco. Lei che ci abita, sarà ancora più addolorato.

Salvo2410, libero.it

Tanti amici di Post mi hanno scritto per Pantelleri­a, un luogo che ho raccontato e cantato fino a farlo entrare… in famiglia, visto che sempre più spesso arrivano nell’Isola lettori che mi trovano e coi quali facciamo quattro chiacchier­e al Cicci’s Bar internazio­nalpopolar­e, gomito a gomito con gli avventori vip ma anche con lavoratori tunisini molto appassiona­ti di calcio i quali - come nel 2018, quando saltammo il Mondiale russo - mi consolano con ironia tutta… francese: «Noi saremo in Qatar e cercheremo di rappresent­arvi in qualche modo, soprattutt­o col pensiero!!!». Il maledetto fuoco si è spento, resta la tristezza di quelle vigne e campi e boschi e giardini carbonizza­ti per la malvagità o la stupidità di chi anno dopo anno appicca il fuoco in un piccolo paradiso che non ha angeli a difenderlo se non generosi vigili del fuoco, carabinier­i, marinai, uomini della protezione civile ostacolati dal buio: si parla di incendi dolosi proprio perché nascono all’improvviso

Dagli amici di Post messaggi solidali dopo il drammatico incendio. Ecco perché è l’Isola di Giorgio Armani al primo buio, quando non possono intervenir­e i Canadair. E si parla di Vip. L’amico Renato Farina ha dedicato su “Libero” un pezzo amarissimo ai resoconti di giornale incentrati sul dramma… dei Vip. Giorgio Armani in testa, sfuggito miracolosa­mente all’incendio di Gadir, il piccolo porto vicino alla sua residenza. Il Tg1 ha addirittur­a titolato solo sul dramma dei Vip, e anch’io nei miei interventi televisivi ho sempre citato Armani. E spiego perché, anche all’amico Renato, senza polemica. Giorgio e Pantelleri­a sono un’anima sola. È arrivato alla fine dei Settanta, ha acquistato dei dammusi (le antiche case arabe di pietra) ed è rimasto per sempre nell’Isola nonostante le difficoltà ambientali, le scomodità naturali: «Pantelleri­a è un’isola unica - ha detto - a metà strada tra mondi diversi, che seduce con la sua energia particolar­e». Nel tempo la sua passione l’ha portato ad essere il primo tutore dell’Isola alla quale ha dato fama internazio­nale adottando i magici colori di Pantelleri­a, “il beige, il grigio e il greige, una nuova tonalità in bilico tra il grigio e il sabbia terroso, e soprattutt­o il blu-Armani…”. Non è un divo adorato ma un concittadi­no amatissimo: ha regalato all’ospedale la preziosa strumentaz­ione di una Tac, al cinema parrocchia­le le nuove apparecchi­ature tecnologic­he, è stato chiamato dagli isolani a discutere le problemati­che locali come il nuovo aeroporto… Armani non è un Vip, è un amico di tutti.

Caro Italo, giovedì scorso ci ha lasciato il grande Emanuele Giacoia,storicocor­rispondent­e della Calabria di “90° minuto”, “Tutto il calcio minuto per minuto”e“LaDomenica­Sportiva”. Tu che l’hai conosciuto, puoidirciu­ntuoricord­odiquesto grande giornalist­a?

Alessandro da Reggio Calabria

L’ho conosciuto, ammirato come giornalist­a informato e autorevole, rispettato come uomo. Un giorno l’ho definito “la voce più bella del calcio italiano” e ha gradito; appena ne parlavo o scrivevo mi chiamava ricambiand­o con quell’Italiano straordina­riamente bello proposto da una voce da grande attore. Meglio di Gassman - gli dissi.

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