Corriere dello Sport

Rabiot, dalla valigia in mano al gol annullato dal Var

- Di Nicola Balice

Dal Sassuolo alla Sampdoria, la Juve è già cambiata molto. Per forza più che per scelta, perché l'infortunio ad Angel Di Maria aveva costretto Max Allegri a rivedere i suoi piani che pure erano stati stravolti dal lungo stop di Paul Pogba. Dal Sassuolo alla Sampdoria, tra le le novità anche o soprattutt­o Adrien Rabiot. Che a Ferragosto era sì squalifica­to, ma anche con almeno un piede fuori dalla Juve: il club bianconero aveva accettato l'offerta del Manchester United da 20 milioni più bonus, Veronique Rabiot però non indietregg­iava di un centimetro rispetto alle richieste economiche presentate da subito ai

Red Devils, nemmeno il blitz torinese di John Murtough aveva convinto la mamma-agente ad abbassare le pretese. Così lo United si è ritirato, così la Juve ha dovuto rivedere i propri piani sul mercato, così Rabiot è rimasto a disposizio­ne di Max Allegri. Che lo ha sempre considerat­o un titolare, non a caso contro la Sampdoria lo ha gettato subito nella mischia: specialmen­te in assenza di Pogba, la prima alternativ­a per il ruolo di mezzala sinistra resta proprio Rabiot. Passato in una settimana dall'essere spettatore con la valigia in mano al diventare l'unico centrocamp­ista in campo per novanta minuti più recupero.

LA PARTITA. Ci si aspettava un segnale forte da lui, almeno se lo aspettava il tecnico bianconero. Invece la prova di Rabiot è scivolata via in linea con quello che è stato fin qui il suo percorso triennale alla Juve. Sotto ritmo e sotto tono, utile nello spezzare il gioco ma mai incisivo palla al piede, un po’ troppo molle quando al termine di una bella triangolaz­ione con Filip Kostic ha calciato debolmente di destro tra le mani di Emil Audero al 35’. Non ha giocato malissimo, però nemmeno ieri (che serviva) è stato decisivo, anche se il gol lo aveva pure segnato facendosi trovare al posto giusto sull’assist di un Dusan Vlahovic partito in fuorigioco appena prima del secondo cooling break. Insomma, è stato sempre il solito Rabiot, utile se non fondamenta­le per gli equilibri di Allegri, ma sempre lontano dagli standard che ci si dovrebbe aspettare da un giocatore pagato come un top player (7 milioni netti) senza necessaria­mente inseguire le cifre che hanno portato alla rottura con lo United rendendo molto più complicato il piano finale del mercato bianconero.

Adrien, più luci che ombre. Però non è riuscito a essere incisivo

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Adrien Rabiot della Juve controllat­o da due calciatori della Samp

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