Corriere dello Sport

KVARATSKHE­LIA GEMMA AZZURRA

Tre gol in due gare: di testa a Verona, destro e sinistro con il Monza Ha conquistat­o subito i tifosi del Napoli: il suo idolo è Ronaldo

- Di Fabio Tarantino NAPOLI

L’attaccante georgiano nel taccuino di Giuntoli da tre anni Nella scorsa primavera l’accelerata finale: è costato dieci milioni

La città che gli si spalanca davanti ogni volta che la visita è più bella da quando ha inserito nel curriculum tre gol in due partite proponendo (quasi) tutto quello che il bagaglio della casa offre: destro, sinistro, dribbling, potenza, anche testa per non farsi mancare nulla. Khvicha Kvaratskhe­lia, che qualcuno chiama sempliceme­nte KK o Kvara per non perdere troppo tempo, è il calciatore del momento, l’immagine riflessa di un futuro che ha fatto in fretta a presentars­i. Sbagliava chi era convinto si trattasse di un ottimo prospetto: il georgiano, 21 anni, è un giocatore pronto, fatto, perché non si segnano gol simili al Maradona senza quella stoffa comune a pochi, senza un talento già cristallin­o, la personalit­à dei campioni e una sensibilit­à alla bellezza che spiazza. Spalletti se lo gode, Giuntoli - che ne parlava da tre anni con De Laurentiis

Kvara primo tra i cannonieri si gioca a 36

ROMA - Kvaratskhe­lia ha fatto ieri il suo ingresso nell’elenco dei pretendent­i al titolo di capocannon­iere: su Planetwin3­65 si parte da quota 36,00, che lo pone davanti ai compagni di squadra Simeone (46,00), Lozano (61,00) e Raspadori (86,00), con il solo Osimhen davanti a lui, a 8 volte la posta. Kvaratskhe­lia si piazza meglio anche di Dzeko (46,00) e Giroud (56,00). - è fiero di un’intuizione cavalcata per mesi, nell’ombra, nei giorni dell’addio di Insigne, divenuta anche opportunit­à e infine un capolavoro da dieci milioni di euro. Ne vale già molti di più, Kvara, ragazzo per bene, serio, innamorato del suo lavoro (a volte anche troppo del pallone), proiettato al domani con l’ambizione di crescere senza porsi limiti.

COMPLETO. Sa fare tutto, basta guardarlo: ha segnato di testa al Verona, col Monza da fuori e dentro area col destro e col sinistro, con un potente tiro a giro o dopo un dribbling nello stretto. Spalletti dice che è appena all’inizio, migliorerà ancora, eppure il primo impatto già sazia, è una goduria per gli occhi, i tifosi sono corsi a vederlo al Maradona, qualcuno s’è già innamorato, sono i deboli di cuore. Kvara è già l’idolo della folla, a volte esagera nel dribbling ma si fa perdonare rincorrend­o tutti e diventando letale nei pressi dell’area avversaria. Il Napoli non ha acquistato solo un esterno tutto finte e sprint ma un giocatore completo che sa fare l’attaccante ma anche il regista offensivo - ricordate l’assist per Zielinski? - con una struttura fisica già ben definita nonostante l’età.

IMPATTO. Quando è arrivato, osservando Napoli dal taxi, ammirandol­a ma con stupore,

Kvara ha capito di aver scoperto un luogo magico, che gli resterà dentro. Non vivrà in città, sta cercando casa, ha scelto di stare a due passi dal centro sportivo (come Hamsik) per arrivare presto agli allenament­i ma senza rinunciare alla vita oltre il calcio: ha già mangiato e gradito la pizza, adora la mozzarella, dovrà abituarsi al caffè che pure beve ma non con la costanza dei napoletani. Lo aiuterà anche la macchinett­a di Starace. Kvara ha diverse passioni, ama il basket, è un tifoso dei Golden State e di Curry, lo ha imitato dopo il gol al Verona, l’esultanza col Monza era invece una dedica per la fidanzata, chi lo conosce annuncia che potrebbero esserci altre sorprese dopo ogni rete. Poteva scegliere il 18, ha scelto il numero 77 solo perché il 7 è di Elmas, il suo idolo è Cristiano Ronaldo con una caratteris­tica in comune oltre al talento: la voglia di perfeziona­rsi.

Kvara sta cercando una casa vicino Castel Volturno Ama il basket

Spalletti: È solo l’inizio. Khvicha può migliorare ancora molto

TRATTATIVA. Kvara piaceva a molti, l’ha preso il Napoli in primavera perché ci ha creduto di più, perché era certo della Champions, perché aveva un posto libero con Insigne al Toronto. Giuntoli lo seguiva da tre anni, lo ha scoperto, aveva appena 18 anni, se n’è invaghito e ha accelerato negli ultimi mesi. Lo ha strappato alla concorrenz­a per dieci milioni, un grande affare. Anche Paratici lo apprezzava, lo voleva già alla Juve e poi al Tottenham (ma solo in prestito), il Napoli ha fatto prima di tutti e ora se lo gode.

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