Mancosu e il suo Cagliari Il bello è appena iniziato
Il protagonista principale del trionfo sul Cittadella s’è ripreso la squadra La realtà oltre il sogno migliore: tornare in rossoblù e segnare un gol. Il meglio deve arrivare: con la A
Forse nemmeno nel suo miglior sogno aveva immaginato una prima così speciale. E invece il ritorno di Marco Mancosu al Cagliari è stato trionfale in una serata che difficilmente potrà dimenticare. Aveva inseguito a lungo il desiderio di tornare a vestire la maglia rossoblù e di festeggiare un gol sotto la Curva Nord. È stato accontentato e se qualcuno alla vigilia aveva pensato che le emozioni l’avrebbero frenato, si è dovuto ricredere velocemente.
LA SVOLTA. Potenza di un gol, bello, ma non solo. Perché con il suo correre su tutto il fronte d’attacco non ha dato tregua al Cittadella: ha cercato di non dare punti di riferimento a chi lo marcava e si è dimostrato subito un profondo conoscitore del torneo cadetto. Nel quale ha tutte le carte in regola per fare la differenza. E se nel Cagliari elementi come Rog e Nandez possono essere un valore aggiunto, un lusso per la categoria, Mancosu non vuole essere da meno. Mettendo la sua “sardità” al primo posto. Quella voglia di combattere fino all’ultimo secondo, di spronare i compagni per tutti i 90 minuti come se fosse in Sardegna da sempre. In pochi, infatti, non conoscendo la sua storia, avrebbero potuto immaginare che appena quattro giorni prima il numero 5 rossoblù si allenava con la Spal. Una settimana rocambolesca che Mancosu ha vissuto con in rapida successione la rescissione del contratto che lo legava ai ferraresi e la firma dell’accordo con il Cagliari. La ciliegina sulla torta, che gli ha permesso di festeggiare con qualche ora di anticipo il 34° compleanno, è stato quel gol che era in cima ai suoi desideri.
IN FRETTA E FURIA. Nemmeno il tempo di presentarsi in modo ufficiale ai suoi vecchi (nuovi) tifosi. Come al solito, tipico di uno come lui che alle parole ha sempre preferito i fatti, ha lasciato parlare il campo, con una prestazione da fuoriclasse. Uno che ha masticato amaro e digerito parecchie delusioni in carriera, lontano dalla sua città, ora potrà rifarsi con gli interessi. Oggi alle 16 sarà presentato alla stampa ma intanto ha già mostrato il suo biglietto da visita al campionato cadetto. Non ha bisogno di presentazioni, soprattutto a queste latitudini, ma ora per Mancosu inizia una nuova vita. Dovrà, dopo l’adrenalina della prima in rossoblù, dare continuità al suo rendimento. Liverani lo conosce bene tanto da non esitare a gettarlo subito nella mischia e a modificare il modulo per fargli spazio. La risposta è andata oltre le attese del tecnico che ora deve fargli tenere alta l’asticella. Non un compito difficile vista la prima, ma il campionato sarà lungo e ricco di insidie. Non sufficienti, però, a scoraggiare Mancosu che dopo aver atteso 13 anni per tornare nel Cagliari, farà di tutto, nei due anni a di contratto, per riportare la squadra in A e rivivere le emozioni dell’esordio nella massima serie contro l’Ascoli festeggiato nel maggio 2007.
La sua settimana da urlo avviata alla Spal l’ha conclusa da eroe alla Domus
Sembra esserci da sempre nel telaio di Liverani che ora gli alzerà l’asticella