Vigorito cambia solo idea. Resta Caserta
La prova compatta di Marassi contro il Genoa spinge il patron a confermare il tecnico calabrese
Fabio Caserta rimane al suo posto. Il Benevento ha scelto di non cambiare. Al timone della squadra giallorossa ci sarà ancora il tecnico calabrese nonostante l'avvio stentato tra Coppa Italia e campionato. La notte ha portato consiglio, la riflessione è durata il giusto: questo pomeriggio il presidente Vigorito parlerà ad allenatore e squadra alla ripresa degli allenamenti all'Antistadio Imbriani. E spiegherà che la decisione scaturisce da tutta una serie di fattori emersi dopo la partita di Marassi e che la sua scelta non ha alcun intento di essere solo una fiducia a tempo. Il presidente non aveva affatto smentito di aver sondato il mercato degli allenatori, una pratica del resto assai comune nel calcio, che avrebbe avuto un seguito solo se la squadra avesse perso a Marassi. Ma a Genova è accaduto qualcosa che forse pochi si attendevano: non solo il pareggio finale, ma soprattutto una prova maschia della squadra giallorossa, convincente sul piano della determinazione e dell'applicazione. “Non è stato facile – ha detto il patròn - uscire indenni da un'autentica bolgia come lo è stato Marassi sin dai primi minuti. Così come ha sempre detto, il nostro allenatore non è legato ad un solo modulo e questa volta la squadra ha mostrato di avere delle qualità”.
IL “3-5-2”. Una mossa a sorpresa che nessuno si aspettava. Fabio Caserta ha deci
so di giocarsi la partita della vita scommettendo su un cambio di modulo. In soffitto il suo collaudato 4-3-3, spazio al 3-52. Una scelta quasi obbligata. Esterni alti pressoché fuori uso, difesa da addensare soprattutto al centro: “Sapevamo che il Genoa gioca prevalentemente per vie centrali, così ci abbiamo lavorato per tutta la settimana e alla fine abbiamo presentato questa novità tattica”. Il tecnico ha ricevuto le risposte che si attendeva dalla sua squadra. I difensori non hanno sbagliato quasi nulla, i centrocampisti hanno chiuso tutte le linee di passaggio pressando gli avversari in ogni zona del campo. L'impressione è che si possa continuare su questa strada, senza tornare per forza al 4-33, di cui in questo momento mancano pure gli interpreti.
MERCATO. Al di là della decisione sull'allenatore, il tempo per il mercato stringe sempre di più. Il Benevento avrebbe bisogno di qualche rinforzo “last minute” da utilizzare subito, soprattutto a centrocampo. E' lì che ha evidenziato le maggiori difficoltà in fase di costruzione, che potrebbero ripresentarsi già domenica contro il Frosinone a prescindere dal modulo scelto. Per questo il diesse ha sondato la posizione di Krzysztof Kubica, centrocampista centrale del Gonik Zabrze, classe 2000, l'anno scorso 30 partite e 9 reti in campionato. Il ragazzo è anche nazionale polacco Under 21 e costa piuttosto caro. Sembra scontato che in questa fase di mercato si seguirà la strada del 3-5-2, per cui occorrerebbe anche un altro centrale difensivo (da tempo il Benevento è in parola con Caldirola, ma la trattativa potrebbe complicarsi per l'infortunio occorso a Ranocchia) e probabilmente una punta esterna.
Mercato: sondato il centrocampista polacco Kubica Resiste Caldirola