Corriere dello Sport

A Bagnaia ora serve un amico che lo aiuti

A Quartararo basterà arrivare sempre secondo per confermars­i campione Pecco crede nella rimonta, però..

- Di Mirco Melloni

Ha bisogno di un “alleato” in grado di precedere il francese Figura che in questo momento non si intravede all’orizzonte

«Ci vorrebbe un amico», cantava Antonello Venditti a metà anni 80, molto prima che Pecco Bagnaia vedesse la luce. Eppure è proprio questo il brano che può riflettere il presente del torinese, primo pilota Ducati a vincere tre gare di fila in MotoGP dai tempi del mostro sacro Stoner. Nonostante la straordina­ria ispirazion­e del pacchetto Bagnaia-GP22, il Mondiale piloti non sorride a Borgo Panigale: Pecco è terzo a 44 lunghezze da Quartararo, autore di una prova eccezional­e sul circuito più ostico per la Yamaha, il Red Bull Ring. Con questo divario, per confermars­i campione al francese basterà arrivare sempre 2° dietro Bagnaia – anzi, potrebbe permetters­i due terze posizioni - nelle sette gare in programma. In linea teorica, Pecco potrebbe non laurearsi campione pur aggiudican­dosi 12 gare sulle 20 in calendario, per un titolo che andrebbe a un pilota che avrebbe vinto tre gare...

DUELLO. Per la terza volta nel 2022, il piemontese ha vinto precedendo di pochi metri il campione in carica. E se a Jerez era stato un trionfo per la Ducati e per un Bagnaia che doveva rompere il ghiaccio con la nuova moto, al Mugello e in Austria i cinque punti guadagnati sono stati tutto sommato pochi. Perché in qualifica Quartararo si era trovato braccato dalle Ducati, capace di monopolizz­are la Top 5 sulla griglia italiana e di piazzare cinque moto ai primi sei posti al Red Bull Ring. In gara, però, Quartararo è sempre stato capaemerge­ndo ce di risalire, con una guida straordina­ria. L’andamento degli ultimi quattro mesi, cioè da quando il Mondiale è approdato in Europa, suggerisce come la Ducati sia decisament­e la moto migliore sul giro secco, dato che in qualifica ha primeggiat­o con cinque piloti differenti. Merito della potenza, ma anche della guidabilit­à, esaltante sulle GP22 ma anche sulla sorella più “vecchia”, la GP21 con cui Bastianini ha vinto tre GP. Ma in gara, dove a decidere sono anche altri fattori, come la capacità di preservare le gomme, sta solo Bagnaia: è stato l’unico a portare al successo la Ducati versione 2022.

ALLEATI. Con questo andamento, continuare a vincere non basterà a Bagnaia, che dovrà sperare in un errore del rivale, poco incline però alle sbavature, con l’eccezione della doppia caduta di Assen. A Pecco servirebbe un alleato in grado di precedere Quartararo, una figura che al momento non si intravede, se è vero che nelle ultime otto gare soltanto in due casi Quartararo ha visto la bandiera a scacchi alle spalle di un ducatista differente da Bagnaia. È accaduto a Le Mans, dove Bastianini e Miller hanno firmato la doppietta rossa, ma quel giorno Pecco era finito a terra mentre era in lotta per il successo. E poi a Silverston­e, dove il torinese ha trionfato mentre Fabio ha pagato un’errata scelta di gomme. Miller, pur con le valigie in mano, è disponibil­e al ruolo di scudiero, ma non ha la velocità per precedere Quartararo. Zarco si è confermato altalenant­e, passando dalla pole di Silverston­e (con caduta in gara) al GP anonimo in Austria, dove Martin - favorito per diventare compagno di team di Bagnaia ha corso in maniera garibaldin­a, favorendo però Quartararo più che i compagni di marca. Marini non è ancora pronto per lottare al top. Il più convincent­e finora è stato Bastianini, che però dispone di una Ducati meno aggiornata, e che domenica si è ritirato per il cerchione anteriore rotto. Tutti, però, guidano la Rossa, la moto più difficile da superare e la risorsa ideale per identifica­re l’amico di Bagnaia.

Zarco altalenant­e, Marini non pronto Bastianini, Ducati poco aggiornata

 ?? ANSA ?? Pecco Bagnaia, 25 anni
ANSA Pecco Bagnaia, 25 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy