Zhang sbanda di nuovo In curva
Lo slogan “Zhang Vattene” su Facebook e su un muretto a San Siro Sullo sfondo il futuro dell’Inter: un socio di minoranza o un acquirente?
I 4 ko nelle prime 9 gare hanno aperto una crepa nel rapporto tra ultras, club e squadra: «La tolleranza è finita» La partita con la Roma dell’ex Mou diventa ora decisiva per ricucire l’ambiente nerazzurro
La Curva Nord "rompe" con la proprietà dell'Inter e la presa di posizione degli ultras è destinata a far discutere. Dopo la riunione svolta come ogni giovedì sera nel solito punto di ritrovo vicino a San Siro, ieri mattina sulla pagina Facebook della Curva (L'Urlo della Nord) è arrivata la "sentenza", sintetizzata in due sole parole, "Zhang Vattene", peraltro comparse pure su un muretto vicino a San Siro. Nessun comunicato o nessuna spiegazione aggiunta. Forse perché il messagsioni gio voleva lasciare poco spazio all'immaginazione, poco margine per essere interpretato: la mossa della Nord, che arriva in un momento nel quale i risultati della squadra non arrivano (4 ko nelle prime 9 gare ufficiali), è di quelle che fanno rumore e certo non rassereneranno gli animi. Anche perché il cuore pulsante del tifo del Meazza aveva già fatto sentire la sua voce lunedì scorso, dopo il ko di Udine, e sempre su Facebook non era stato tenero nei confronti dei calciatori: «L'allenatore ha fatto degli errori, ma i giocatori antepongono il loro ego al gruppo e per loro non ci sono più alibi. Al rientro dalle nazionali deve esserci un cambio di registro. La tolleranza è finita».
COME 15 MESI FA.
Non è la prima volta che la tifoseria nerazzurra entra in rotta di collisione con la proprietà. Con Thohir, soprattutto negli ultimi mesi del regno dell'indonesiano, erano stati tuoni e fulmini, ma anche con Suning c'erano state polemiche nell'estate 2021, quella dell'addio di Conte e delle cessudamericani di Hakimi e Lukaku per sistemare il bilancio. Nel 2021-22 la situazione era tornata... sotto controllo, ma, dopo qualche fibrillazione a luglio con la richiesta di chiarimenti sul futuro di Skriniar (con tanto di striscione sotto la sede), adesso la situazione è diventata assai più calda. Resta da capire se sabato 1 ottobre, quando San Siro sarà tutto esaurito per la sfida contro la Roma, ci sarà un seguito oppure se, come probabile, la Curva Nord in quell'occasione si concentrerà solo sul cercare di spingere la squadra verso la vittoria. Con cori a favore dell'Inter e non per i singoli calciatori. Di certo la politica low cost sul mercato varata nell'estate 2020 e poi "rinforzata" con le cessioni importanti del 2021 non piace alla Nord che guarda con preoccupazione al futuro senza investimenti da parte della famiglia Zhang.
Dopo le polemiche con Thohir tornano aspre le critiche al gruppo Suning
ZHANG PRESENTE. Il terremo
to innescato della Curva Nord è arrivato a poche ore dalla visita di giovedì del presidente alla Pinetina, una mossa voluta fortemente da Steven per rafforzare il progetto con Inzaghi, per far capire all'esterno quanto la proprietà ha fiducia nell'allenatore e al tempo stesso per chiedere un'inversione di tendenza a livello di risultati. Zhang ha guardato tramite il pc le tre gare che la sua "creatura" da disputato durante la sua permanenza a Los Angeles e, se i successi contro Torino e Viktoria Plzen lo avevano confortato, la prova di Udine lo ha fatto di nuovo preoccupare. È chiaro che la presa di posizione della curva non gli faccia piacere, ma è altrettanto scontato che non cambi i suoi programmi. Da viale della Liberazione filtra che Suning non vuole vendere la maggioranza e che, tramite Goldman Sachs, è alla ricerca di un partner che rilevi il 30% di LionRock. Ambienti finanziari assicurano invece che Zhang stia solo aspettando l'offerta giusta per il comando. Per cosa tifa la Curva Nord adesso è chiaro, ma senza una proposta economica importante, diciamo gli 1,2 miliardi di valutazione del Milan, difficilmente il cambio di proprietà si trasformerà in realtà.