Corriere dello Sport

AGENTE KVARA «Al servizio del Napoli»

Uno show tira l’altro: Kvicha trascina la Georgia e stende la Macedonia L’esterno prima procura l’autogol di Miovski e poi sigla la rete del raddoppio. In tv rivela: «Dal mio arrivo in azzurro mi alleno molto. Tutti mi aiutano. Spalletti vuole da me più c

- Di Fabio Mandarini ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Napoli o Nazionale non fa differenza. Anzi: Kvicha Kvaratskhe­lia fa sempre la differenza. Immarcabil­e in campionato, in Champions e anche in Nations League: ieri, in occasione della sfida con la Macedonia del Nord di Elmas andata in scena allo stadio Boris Paichadze di Tbilisi, è stato Kvara-show. Il classico ciclone: ha prima provocato l’autogol di Miovski dell’1-0 con una delle sue classiche azioni finta-dribbling-passaggio in area e poi ha chiuso la storia personalme­nte con la rete del 2-0. Ha fatto tutto lui, insomma. O comunque le cose decisive proprio come accade dalla prima giornata di una stagione che gli ha già regalato la luce delle stelle d’Europa. E la copertina di Geo Team, programma trasmesso dall’emittente Setanta Sports, con un documentar­io dal titolo eloquente: «Kvaratskhe­lia! Kvaravaggi­o! Kvaradona!».

MICIDIALE. E allora, sempre lui: l’inafferrab­ile Kvicha. Un portento di 21 anni che semina raffinate bollicine di calcio stappando una giocata dietro l’altra. Istinto e velocità, abilità e concretezz­a: ieri, dicevamo, l’ennesima prova del suo irresistib­ile talento l’ha registrata la gente di Tbilisi in occasione della prima di Nations con la Macedonia del Nord. Probabilme­nte già avvisata da Elmas sulle possibili conseguenz­e dell’impatto con Kvara, ma comunque in tilt. I giustizier­i-Mondiali dell’Italia si sono inchinati due volte, 2-0, la prima al 35’ e poi al 19’ del secondo tempo: per cominciare la giocata in area con passaggio forte e teso dalla destra, infilata nella propria porta dall’attaccante dell’Aberdeen, Miovski; e poi la finalizzaz­ione di un contropied­e a cento all’ora innescato da Zivzivadze con un tiro forte e preciso scoccato in velocità tale da farlo scivolare. Uno-due micidiale.

IL MARADONA. Se il soprannome di Kim è il Mostro, l’aggettivo perfetto per definire il rendimento di Kvaratskhe­lia, partito titolare e rimasto in campo fino alla fine proprio come Elmas, è: mostruoso. Non resta che riposare, chiudere il mini-ciclo con la Nazionale lunedì con Gibilterra e poi rientrare a Napoli. Che sogna verso il Torino e anche oltre. «La Serie A è uno dei migliori campionati del mondo: mi sto adattando molto bene, nel gruppo c’è un’atmosfera meraviglio­sa ma c’è ancora molto su cui lavorare», ha detto ai microfoni di Geo Team. «L’accoglienz­a è stata fantastica, ma le cose che più m’incuriosiv­ano erano lo stadio e i tifosi: il Maradona è stupendo e la gente lo rende ancora più bello. Per novanta minuti canta e non si ferma. Se vai in città e parli con una donna o un uomo di 80 anni, ti rendi conto che sanno tutto del Napoli». Il primo riferiment­o? «Mario Rui: mi ha spiegato come comportarm­i in allenament­o e lontano dal campo».

«PER LA SQUADRA». La sua è una vita da atleta impeccabil­e: «Da quando sono arrivato ho cominciato ad allenarmi molto di più. Quando giochi in una squadra di questo livello, ti rendi conto che devi fare di più: mi sveglio presto, vado al centro sportivo un’ora e mezza prima e faccio colazione». Coccolato dai magazzinie­ri: «Conoscevo Tommaso Starace di fama, è una leggenda del club: ha sempre il caffè pronto e lo offre a tutti. E anche se non sono un amante del caffè, non puoi che accettarlo». Capitolo lingua: «Tanti compagni mi aiutano con la traduzione in inglese quando mi parlano in italiano, però sto studiando e imparando. Ho un ottimo insegnante georgiano». Spalletti, invece, è il suo maestro di calcio: «Mi ha detto che ho un buon dribbling e un bell’uno contro uno, ma dice che devo giocare di più per la squadra perché ci sono giocatori forti ed è giusto che mi metta al servizio del gruppo». Lo ha confermato anche pubblicame­nte dopo la vittoria di Glasgow con i Rangers. «Mi ha spiegato che dovrei aiutare di più la squadra in difesa e io faccio tutto quello che mi dicono gli allenatori».

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GETTY ANSA Kvicha Kvaratskhe­lia 21 anni attaccante del Napoli e della Nazionale georgiana

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