Corriere dello Sport

La Fiorentina si scuote e cambiano le gerarchie

Tra Jovic e Cabral la sta spuntando Kouame, per gli esterni Gonzalez davanti a tutti, Saponara più indietro. Barak vola come Terraccian­o

- Di Ilaria Masini FIRENZE

Italiano è sempre stato attento a creare sana competizio­ne Ma dopo 11 gare tra coppe e campionato alcuni posti da titolare hanno trovato un padrone Ecco i promossi

Up and down, cambiano le gerarchie. Dopo le prime 11 partite, fra campionato e Conference League, è già tempo di primi verdetti, nonostante che Vincenzo Italiano sia un grande sostenitor­e della turnazione equilibrat­a. Eppure alcune scelte mostrano graduatori­e diverse, anche in base a condizione fisica, infortuni e forma atletica.

ALL’ATTACCO. Dopo una perfetta alternanza in attacco fra Jovic e Cabral nelle prime uscite, il colpo di scena è arrivato domenica scorsa quando Kouame ha sparigliat­o le carte. Ed è una soluzione che l’allenatore della Fiorentina potrebbe riproporre anche in futuro, consideran­do le caratteris­tiche all’avversario di turno, ma soprattutt­o in base alle risposte che saranno in grado di dare i due centravant­i. Il serbo e il brasiliano devono svegliarsi e Italiano lo ha ribadito pure a Coverciano giovedì scorso mentre ritirava il premio Nereo Rocco. I dolori del giovane Jovic fra l’altro sembrano già alle spalle, visto che ieri si è allenato regolarmen­te con la Serbia e al suo ritorno a Firenze, il tecnico viola aspetta di vedere tutta la fame dell’attaccante per riprenders­i al più presto il posto dal primo minuto. Sugli esterni Gonzalez è in pole, dopo aver messo alle spalle la tallonite, mentre Saponara sembra più indietro nelle gerarchie. Sottil ha iniziato benissimo ma può fare ancora uno scatto mentre Ikoné, dopo un inizio disastroso, ha segnato contro il Verona e dovrebbe dare continuità alle prestazion­i per entrare nelle grazie dei tifosi.

IN MEZZO. A centrocamp­o Barak, ultimo arrivato in ordine di tempo, ha scavalcato tutte le preferenze, diventando un insostitui­bile. Dalla sfida contro il Napoli in poi in serie A le ha giocate tutte dall’inizio. Con l’Hellas è stato anche fondamenta­le spostato in avanti nello scacchiere e potrebbe essere una soluzione da ripetere. Amrabat è il play titolare e

Mandragora l’alternativ­a anche se nell’ultima gara per la prima volta i due hanno convissuto con buoni risultati. Bonaventur­a è un altro “prescelto” mentre Maleh, Duncan e Zurkowski si alternano, con quest’ultimo fanalino di coda nel minutaggio. Benassi è proprio rimasto fuori dalla lista.

REPARTO ARRETRATO.

In difesa Biraghi non teme la concorrenz­a di Terzic, mentre dall’altra parte Venuti ha sostituito Dodo che doveva essere la prima scelta, ma è infortunat­o. Interessan­te potrebbe diventare il duello fra Igor e Quarta perché il brasiliano ha iniziato benissimo, ma poi è calato mentre l’argentino contro il Verona ha fatto un’ottima prestazion­e, da migliore in campo. Appena Milenkovic sarà rientrato dall’infortunio, Italiano dovrà scegliere chi affiancare di volta in volta al serbo. In porta Terraccian­o e Gollini, partiti quasi alla pari all’inizio della stagione, vedono il primo in vantaggio. Per di più adesso l’ex Atalanta è anche infortunat­o, tanto che ieri si è allenato a parte rispetto al resto del gruppo, ma anche in precedenza la sensazione era che “San Pietro” godesse di maggior fiducia. Sul giudizio generale per Gollini pesa fra l’altro l’errore di Istanbul.

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LAPRESSE La Viola e i gol: nuove gerarchie in attacco

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