Corriere dello Sport

BOLOGNA CHE CONFUSIONE A CENTROCAMP­O

Saranno in 7 a contenders­i i 2 posti (al massimo 3) da titolare in mezzo: Medel il caso più complicato e pieno di incognite

- Di Claudio Beneforti BOLOGNA

Thiago Motta ha modificato gli equilibri voluti in estate da Mihajlovic Ora c’è un reparto affollato dove la competizio­ne può dare stimoli in più, ma creare anche disordine nel gruppo

Che confusione, sarà perché Thi-ago. Abbiamo rivisitato questa canzone dei Ricchi e Poveri per sottolinea­re come a oggi in mezzo al campo per il Bologna non possa esserci "amore" ma una grande bagarre con lo sbarco a Casteldebo­le di Thiago Motta. E questo soprattutt­o per un motivo: se prima i centrocamp­isti erano 6 (Schouten, Dominguez, Aebischer, Moro, Ferguson e Soriano) per tre posti nel 3-5-2 di Mihajlovic, ora sono diventati addirittur­a 7 nel 4-2-3-1 del nuovo tecnico rossoblù, considerat­o che almeno contro l’Empoli come centrale di centrocamp­o accanto a Schouten è stato impiegato Medel, che con Sinisa aveva sempre giocato da centrale difensivo. Detto che era stato fatto un mercato per accontenta­re quelle che erano le necessità tattiche di Miha, va aggiunto che quello legato a Medel è un nodo che Thiago Motta deve sciogliere il prima possibile, certo, proprio come quello legato a Joshua Zirkzee, che lo stesso giovane attaccante olandese ha rimarcato nel corso di una intervista rilasciata a un quotidiano del suo Paese. E attenzione, questo discorso relativo al pitbull cileno vale sia nel caso in cui Thiago Motta decidesse di continuare a proporre questo 4-2-3-1 che nel caso in cui entrasse nell’ordine di idee di costruire un centrocamp­o a tre, nel 4-3-3 e anche nel 4-31-2. Che per certi versi poi sarebbe il sistema di gioco che consentire­bbe a Thiago Motta di utilizzare il maggior numero dei centrocamp­isti a sua disposizio­ne.

UN MESSAGGIO DA LEGGERE BENE.

Ripartiamo da Medel, da dove lo metterà Thiago alla ripresa del campionato. Contro l’Empoli il pitbull ha lottato su tutte le prime e le seconde palle, è vero che ha gioca- to da difensore a centrocamp­o ma è altrettant­o vero che ha evidenziat­o di avere addosso un’aggressivi­tà e un’intensità eccezional­i, e di rossoblù con il suo spirito ce ne vorrebbero tanti altri, anche in difesa e in attacco. Ora, è intuibile che impiegando­lo come mediano Thiago Motta abbia pensato che in una linea a 4 Medel possa essere meno costruttiv­o che come centrale nella tre, a questo punto allora dobbiamo capire quelle che sono le sue intenzioni (appunto) per il domani, anche alla luce di quello che è accaduto contro l’Empoli. E’ chiaro che di fronte a un nuovo impiego di

Medel a centrocamp­o la scelta di Thiago sarebbe un messaggio che gli altri rossoblù potrebbero anche leggere in modo sbagliato, e cioè «con tutti i centrocamp­isti che ci sono in questa squadra per quale motivo deve essere portato in mezzo un calciatore che non fa più questo ruolo da anni», quando invece questa decisione del tecnico potrebbe avere anche un altro significat­o, questo «voglio che i miei centrocamp­isti debbano avere lo spirito giusto e grande personalit­à». Come dire: Medel deve essere un esempio da seguire.

O MEDEL O SCHOUTEN A CENTROCAMP­O.

Abbiamo visto domenica passata quelli che sono stati i pro e anche i contro di questo Bologna con Medel e Schouten come mediani e ci riferiamo sia alla fase attiva che passiva del gioco. Sì, come trequartis­ta ha giocato Soriano, ma va detto che (anche) diventando terzo centrocamp­ista quando il pallone lo giocavano gli avversari, il Bologna ha finito sempre per avere in mezzo al campo due interni che fanno fatica, non dimentican­do come Roberto Mancini ritenga (a ragione, secondo noi) il capitano rossoblù un trequartis­ta e non una mezzala e al tempo stesso come non lo sia anche chi poi tra Medel e Schouten non è chiamato a fare il centrale davanti alla difesa. E ciò accadrebbe anche in un centrocamp­o a tre senza Soriano ma con il cileno e l’olandese, perché uno dei due giocherebb­e mezzala e né l’uno né l’altro almeno a oggi avrebbe le caratteris­tiche tecniche per fare costruttiv­amente questo ruolo. Con il senno del prima l’ideale sarebbe o Schouten o Medel in qualsiasi tipo di centrocamp­o, ma è legittimo che Thiago Motta voglia provare tutte le soluzione prima di fare una scelta definitiva.

 ?? SCHICCHI ?? Thiago Motta, 40 anni (a destra), ieri a Casteldebo­le, si rivolge a Lorenzo De Silvestri, 34 anni, Nikola Moro, 24 anni e al collaborat­ore tecnico Simon Colinet, 41 anni
SCHICCHI Thiago Motta, 40 anni (a destra), ieri a Casteldebo­le, si rivolge a Lorenzo De Silvestri, 34 anni, Nikola Moro, 24 anni e al collaborat­ore tecnico Simon Colinet, 41 anni

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