Donne, com’è dura la vita negli attacchi ma la tedesca Harm si piazza tra i migliori
È seconda dopo il dressage, in gara solo lei e la Sandmann: «Maratona impegnativa per noi». Al comando il suo ex allenatore Boyd Exell
Uomini e donne gareggiano insieme da sempre, nell’equitazione. Ma se nel salto ostacoli, nel dressage e nel completo è assolutamente normale che le donne facciano meglio degli uomini, così non è negli attacchi. E l’albo d’oro dei Mondiali di questa specialità sta lì a dimostrarlo in modo eloquente: nessun oro al femminile, a titolo individuale, in ventiquattro edizioni (la prima risale al 1972). C’è stato giusto quello a squadre per Misdee Wrigley Miller con gli Stati Uniti a Tryon 2018.
HARM. Mareike Harm, tedesca, 37 anni, è al momento seconda ai Pratoni del Vivaro dopo la prova di dressage ai Mondiali 2022. Ieri è andata in campo per ultima e meglio di lei ha fatto soltanto il grande favorito Boyd Exell, l’australiano che ha vinto le ultime cinque edizioni e che a questo punto a maggior ragione prenota la sestina dorata. La Harm tuttavia sa bene che oggi sarà un’altra storia: «La maratona fisicamente è molto impegnativa per noi donne, troppo… Quindi io punto sempre molto sul dressage e sui coni per una classifica finale importante». Allenata fino a un po’ di tempo fa da Exell e attualmente senza un coach fisso, Mareike è laureata in agraria e lavora come manager della Hof Rützenhagen, centro ippico che gestisce a Negernbötel con la madre Andrea. Da lei ha ereditato la passione per gli attacchi, dopo aver gareggiato anche nel salto ostacoli e nel dressage.
SANDMANN. Mareike è una delle due donne che partecipano al
Mondiale italiano. Anche l’altra è tedesca, la 27enne Anna Sandmann, che con il belga Gries Degrieck è la concorrente più giovane tra i 39 driver partecipanti. E adesso è lei che sta imparando al meglio tutti i trucchi del mestiere da Exell, nonostante suo padre Christoph abbia in bacheca tre ori iridati a squadre in questa disciplina. Decisamente ottima anche la prestazione della Sandmann, che per ora è quarta (è in gara solo a titolo individuale).
CASSOTTANA. Unico italiano in gara, Luca Cassottana ha chiuso ventiduesimo con un punteggio (58,24 punti negativi) di poco superiore a quello di cinque, sei tra gli avversari che lo precedono. L’obiettivo è di far bene oggi nell’impegnativa maratona e risalire nei Top 20 che domani saranno protagonisti assoluti per l’assegnazione delle medaglie.
«Il punteggio avrebbe potuto essere migliore, ma ci sono state alcune sbavature evitabili. Comunque sono abbastanza soddisfatto, anche se il mio “personale” nel dressage è di 52,04. La maratona è bella e coreografica ma soprattutto molto tecnica: ci sarà da fare molta attenzione». Il piemontese ha commentato la sua prestazione con la voce alla fine rotta dall’emozione. «Gli applausi del pubblico e le bandiere in tribuna sono stati davvero emozionanti. Ho faticato tanto, per disputare questi Mondiali dopo appena un anno e mezzo che mi sono dedicato al tiro a quattro, ma ce l’ho fatta… Era una corsa contro il tempo e anche Bram Chardon, che mi segue negli allenamenti, mi prendeva in giro. E invece eccomi qui!». Anche oggi ci sarà gran tifo, per Luca, in occasione della maratona. I quattro giorni dei Mondiali di completo hanno portato ai Pratoni ben 40.000 spettatori: se ne attendono tanti anche oggi, per quella che è la prova regina degli attacchi.