Corriere dello Sport

Magnesi, attenzione all’ “Apache” irlandese

Stasera l’italiano difende il titolo mondiale Ibo dei superpiuma Affronta Cacace, di chiare origini italiane «Vincendo si aprirebber­o le porte degli USA»

- Di Mario Gaetano

Una difesa della cintura per crescere e per spiccare definitiva­mente il volo. Nell’Arena di Manchester, stasera (ore 21 italiane, diretta gratuita su Mola.tv) Michael Magnesi (+ 21, 13 per ko) cercherà di tarpare le ali ad Anthony Cacace, un irlandese dalle chiare origini italiane che sarà supportato da non meno di 6000 connaziona­li urlanti.

In realtà nell’Arena di spettatori ce ne saranno ben 20.000, ma molti di loro sono interessat­i soprattutt­o al Main Event della serata che, stranament­e, non è un titolo, ma una semifinale dei Massimi che darà un pass importante ad uno tra Joyce (14v) e Parker (30v1s).

ATTESA. La riunione organizzat­a da Frank Warren (un guru dentro e fuori la Gran Bretagna) potrebbe consacrare Magnesi e la sua boxe, ma il pugile di Palestrina dovrà fare attenzione a questo irlandese particolar­e che ha addirittur­a i favori del pronostico (diversi siti di scommesse danno Cacace a 1.52 mentre Magnesi a 2,26…) oltre ad essere campione inglese nella categoria; sintomo evidente che in Inghilterr­a, patria di pugili di grandissim­o spessore, non ci sia un Superpiuma più bravo di un…irlandese. Cacace ha nel suo curriculum una sola sconfitta, è più alto e dotato di un maggior allungo e preferisce lo scontro frontale con l’avversario. Attacca dalla media e dalla corta distanza e questo potrebbe favorire Magnesi, che predilige combattere allo stesso modo.

L’ “Apache” (questo è il suo soprannome) irlandese è uno che ama attaccare. Magnesi, il 36esimo italiano a vincere un Mondiale, è agile, veloce ed ha un gancio destro che fa sfracelli, soprattutt­o se usato dalla corta distanza. Nel complesso sembra superiore, ma in questo tipo di incontri basta pochissimo per far pendere l’ago della bilancia dalla parte di chi è meno tecnico.

PREPARAZIO­NE. Cura maniacale dei particolar­i per Michael Magnesi, che vuole difendere la cintura nel migliore dei modi. Per farlo si è affidato al maestro Mario Massai, al supporto della famiglia Branco in toto (Silvio e Gianluca in primis ma anche, ovviamente, quello della moglie Alessandra) e al manager Davide Buccioni. Tutti insieme cercano di coronare il sogno di un pugile di Palestrina partito dai ring polverosi della provincia romana ed arrivato ad alzare al cielo una cintura Mondiale.

«Non sarà certo un match facile Ma sono pronto e molto carico »

TERZA DIFESA. Quella contro Cacace sarà la terza difesa per un Magnesi che scommette su se stesso: «Mi sono allenato bene, sono pronto e carico al massimo e non vedo l’ora di salire sul ring. Non penso che sarà un match facile, perché a questi livelli non esistono incontri facili, però ho fatto tutto quello che dovevo fare. Sono motivato e so che il campione del Mondo sono io e la cintura è mia. Vincendo poi, si spalancher­ebbero le porte degli Usa: sarebbe una grande occasione per me e per la mia famiglia».

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INFOPRESS Michael Magnesi, è nato a Palestrina 27 anni fa

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