Ecco Sinisa e parte la festa
Oggi ha un controllo all’ospedale, ieri è arrivato e ha incontrato i tifosi Due gruppi della curva sapevano dell’impegno sotto le Due Torri e hanno chiesto di vedere il tecnico
Sulla targa hanno fatto scrivere «A Sinisa, uomo vero, bolognese come noi. Con Stima, Affetto e Riconoscenza». E poi gli hanno dato la bandiera della Serbia, la stessa che hanno portato in giro per tutti gli stadi d’Italia. Che sorpresa per Sinisa Mihajlovic, arrivato ieri sera a Bologna (oggi avrà alcune visite mediche e poi ripartirà per Roma). L’ex tecnico rossoblù ha incontrato alcuni gruppi della Curva, quelli del Settore Ostile e i Mai Domi.
POLEMICHE ALLE SPALLE.
Un segno di affetto, di amore, di riconoscenza, lontano anni luce da ormai vecchie polemiche sul cambio di panchina. Non abbiamo chiesto nulla in merito all’aspetto tecnico, fanno sapere i tifosi. Il loro è stato solo un gesto d’affetto per un allenatore che è divisivo per molti, un collante per tanti altri. Con Mihajlovic c’era anche la moglie, Arianna. La sorpresa è durata poco più di venti minuti, Mihajlovic ha fatto selfie con tutti, qualche abbraccio, strette di mano e qualche autografo.
AFFETTO. Il 6 settembre la società comunicava ufficialmente la scelta di esonerare Mihajlovic. L’ad Fenucci, che Sinisa lo considera «un amico», ha sempre parlato di scelta «dolorosissima», «molto sofferta». Al posto del tecnico serbo è arrivato Thiago Motta. Durante la partita contro la Fiorentina, quella guidata da Vigiani e vinta dai rossoblù, non era apparso nessuno striscione, né erano stati fatti cori per Mihajlovic.
IL SILENZIO DELLA CURVA.
Una scelta precisa da parte di tutta la curva, o di una buona parte, che aveva pensato di evitare ulteriori discussioni. Ma appena si è presentata l’occasione, Mihajlovic ha ricevuto tutto l’affetto del mondo rossoblù. Un gesto, quello di ieri, non lontano da Piazza Maggiore, il cuore della città, lì dove lo scorso 17 novembre, a Palazzo D’Accursio, Mihajlovic riceveva la cittadinanza onoraria. Il gesto voluto dal Comune e diventato reale dieci mesi fa non svanirà mai. Così come l’affetto della gente.
Selfie e una targa preparata apposta per l’occasione da parte degli ultras
FESTA. Ne è prova proprio la piccola improvvisata di ieri. I tifosi, venuti a conoscenza della visita di Sinisa a Bologna, hanno chiesto al tecnico un rapido incontro per la consegna della bandiera e della targa. Mihajlovic ha detto subito di sì, stando al gioco, scherzando con i ragazzi della curva che tante volte hanno supportato l’allenatore. Mihajlovic, 53 anni, era arrivato a Bologna la prima volta nel 2008/2009, quella era stata la sua prima esperienza di allenatore. Bis concesso dal 2019 fino all’inizio di questo campionato. In totale (nelle due esperienze) Sinisa ha collezionato sulla panchina rossoblù 157 panchine.