Cheddira implacabile Bari micidiale alla fine
Coincidenza singolare in attesa di espugnare il San Nicola Nell’ultimo quarto d’ora dei due tempi l’attaccante sempre più inesorabile. E Mignani vola
Il Bari e Cheddira micidiali nell’ultimo quarto d’ora, primo o secondo tempo non fa differenza. La rete di Cagliari conferma questo incredibile trend positivo della squadra di Mignani complice il formidabile Walid. Nella settimana precedente il neo nazionale marocchino aveva già lasciato il segno a Cosenza portando il Bari in vantaggio in pieno recupero (49') pochi secondi prima dell’intervallo. I numeri dell’attacco biancorosso sono diventati un ottimo biglietto da visita per la grande sfida di sabato pomeriggio col Brescia. Il capocannoniere del campionato Cheddira è l’arma perfetta, ma tutti contribuiscono a lucidarla.
SUPER A FINE TEMPO.
Le cifre delle prime sei giornate di campionato fotografano perfettamente lo stato di salute e le tendenze della formazione di Mignani nei sei canonici quarti d’ora di ogni match. Un Bari diventato implacabile in finire di tempo. Il primo ad andare in gol dopo la prima mezz’ora il centrocampista Michael Folorunsho che a Parma con un gran destro da fuori area centrava l'incrocio dei pali portava in vantaggio il Bari. Un’autentica perla vanificata in pieno recupero da una leggerezza dell’irrequieto Maita che voltandosi come un ragazzino apriva un varco in barriera permettendo a Mihaila di battere Caprile direttamente su punizione. Bari con la vittoria praticamente in tasca in casa contro la Spal dopo il raddoppio di Antenucci pochi attimi prima del riposo. Ma non bastarono i due gol di vantaggio per liquidare la squadra di Venturato che con due prodezze di La Mantia e Rabbi a metà ripresa pervenne al pareggio nel giro di cinque minuti.
CHEDDIRA DUE PRODEZZE.
Mai piangere sul latte versato. Puntuale, tempestivo ci pensava Cheddira a rimediare con le prodezze di Cosenza, alla fine del primo tempo, e Cagliari, poco oltre la mezz’ora della ripresa, che portavano il bottino complessivo a 8 punti negli ultimi due quarti d’ora. Ma, al di là dei numeri, è soprattutto un Bari che ha giocato dall’inizio alla fine per vincere, senza la paura di perdere, pensando sempre a costruire, non a distruggere.
FOLORUNSHO GOL SPRINT.
Uno stato d’animo che si riflette anche sull’avvio sprint dei match. Tre volte il Bari ha provato a lasciare subito il segno. Impresa riuscita in pieno a Perugia con un rasoterra chirurgico di Folorunsho che ha sbloccato il risultato dopo soli 10 minuti dando il via al primo sontuoso successo esterno. Solo
pareggi per Antenucci (11') a Parma dagli undici metri e per Cheddira che bucava la porta della Spal dopo quattro minuti. Tre gol nel primo quarto d’ora cinque punti.
DECIMA PERLA ESTERNA.
Stranamente zero emozioni, all’attivo e al passivo, nei secondi quindici minuti. Ma anche un Bari che sta dando l’impressione
di essere una compagine che ogni minuto diventa più affiatata mandando a memoria lo spartito che in sei giornate gli ha permesso di non correre alcun pericolo nell’ultimo quarto d’ora ottenendo il massimo a Cagliari, decima perla in sedici trasferte utili consecutive. Ma adesso bisogna espugnare il… San Nicola.
Folorunsho primo a colpire insieme ad Antenucci. Ma il brasilano è super