Migliozzi, una domenica perfetta
La domenica perfetta di Guido Migliozzi. «Una di quelle giornate che è bello vivere», la definisce lui.
La domenica in cui il venticinquenne vicentino, al Le Golf National (par 71) di Guyancourt (Parigi), si prende l’edizione 2022 dell’Open di Francia con una rimonta favolosa. Ugo Grappasonni nel 1949, Costantino Rocca nel 1993 e ora lui, Guido Migliozzi, terzo italiano a vincere il trofeo in 104 edizioni.
RIMONTA. Se all’avvio del quarto e ultimo giro, peraltro sotto un cielo di piombo e una temperatura non proprio caraibica, ti ritrovi in nona posizione con “solo” sette colpi sotto il par, è proprio della giornata perfetta che hai bisogno.
E allora “Round bogey free” e addirittura nove i birdie messi in fila da Migliozzi, cinque consecutivi dalla buca 6 alla 10; tre dalla 13 alla 15, mettendo infine il sigillo completando in tre colpi il par 4 della 18 e sfiorando persino l’eagle.
INCREDIBILE. «Il secondo colpo a quella buca è stato incredibile - conferma Migliozzi All’inizio, il mio caddie non era proprio entusiasta della scelta».
Fanno sessantadue colpi, record del percorso eguagliato, -9 che è miglior parziale di giornata e -16 complessivo per la coppa (ruolino di marcia da 69, 71, 66 e 62; totale 268), superando di un colpo il danese Rasmus Hojgaard, in testa nelle prime tre giornate, e di cinque il beniamino di casa Paul Barjon.
Nella bacheca di Migliozzi il terzo sigillo dal DP World Tour, il tour europeo. Ottavo lo scozzese vittorioso all’Open d’Italia, MacIntyre, a -8; gradino 68 (+4) per l’altro azzurro reduce dal taglio, Laporta. Tra gli eliminati Edoardo Molinari, appesantito dal +3 di giovedì.
CAMBIO. «Dal 2019 è stata una lunghissima strada per arrivare fin qui - il commento di Migliozzi, numero 79 del tour e 172 al mondo -. In questa stagione non stavo giocando bene, poi ho cambiato qualcosa negli allenamenti e ho lavorato molto. Stavolta c’erano anche il mio coach e la mia fidanzata. Il golf mi ha restituito qualcosa. Ora voglio giocarmi il posto per la Ryder Cup 2023 a Roma».
«Su quello stesso campo, Francesco Molinari ha ottenuto nel 2018 la sua terza Ryder Cup e recentemente l’Italia ha vinto il titolo mondiale a squadre - ricorda il presidente della Federgolf Franco Chimenti -. Quella di Migliozzi è un’altra vittoria fondamentale».
Eguaglia il record del percorso (62 colpi). «Ora voglio un posto in Ryder»