Corriere dello Sport

Il 13 ottobre si riuniranno le Camere

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ROMA - Timing variabile per la formazione del nuovo Governo dopo il voto del 25 settembre. L’unica data certa, al momento, è quella del 13 ottobre, quando si dovranno riunire, per la prima volta, le Camere. L’articolo 61 della Costituzio­ne prevede, infatti, che i due rami del Parlamento vengano convocati «non oltre il ventesimo giorno» dal voto. Ma tutto il resto può variare. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fa capire che, visto il momento delicato, con l’Italia pressata da emergenze internazio­nali e dalla crisi energetica, l’intenzione è di fare al più presto.

Il 13 ottobre, in ogni caso, sarà una data spartiacqu­e perché i senatori e i deputati eletti, dopo aver dato vita ai gruppi parlamenta­ri, dovranno scegliere come primo atto i presidenti di Camera e Senato: un voto che di fatto indica una maggioranz­a e prelude a un accordo di massima sul Governo. Una volta eletti i vertici del Parlamento, prenderann­o il via le consultazi­oni del Capo dello Stato che chiamerà al Quirinale i capigruppo, i leader delle coalizioni, gli ex presidenti delle Camere e i presidenti emeriti della Repubblica per capire gli orientamen­ti prima di affidare l’incarico a formare il nuovo esecutivo. Una volta che chi è stato incaricato avrà concordato la lista dei ministri con il Colle, il Governo potrà giurare al Quirinale e a quel punto si riterrà formalment­e insediato. Poi, però, entro 10 giorni, dovrà chiedere e ottenere la fiducia dai due rami del Parlamento. E solo dopo, l’Esecutivo sarà nel pieno dei propri poteri.

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