CHE RIMPIANTO!
ITALIA ALLE FINAL FOUR DI NATIONS, L’ELIMINAZIONE MONDIALE BRUCIA DI PIÙ
Battuta 2-0 l’Ungheria, gli azzurri chiudono in testa il girone Decidono Raspadori e Dimarco Mancini raggiunge Olanda e Croazia «Fino a dicembre sarà dura dovremo scavallare il Qatar» Stasera la quarta finalista
C’è il gruppo, c’è il genio, c’è la tigna, e c’è anche il centravanti che cercavamo, ma proprio per questo la vittoria di Budapest è grande quanto un rimpianto sconsolato. Giocheremo la Final Four con buone possibilità di confermare la leadership europea, ma nel frattempo guarderemo il Mondiale degli altri come una colpa. Il volto di Mancini dopo il due a zero all’Ungheria racconta questo contrasto di emozioni. L’Italia è una stupenda esclusa, pagherà per quattro anni gli errori di una qualificazione trattata con sufficienza dal sistema calcistico e con qualche prudenza di troppo dal ct.
Non bene il francese Bastien, con il quale non abbiamo mezze misure: quarta vittoria su 6 incontri, mai un pareggio. Non bene perché si perde un rigore per l’Ungheria (e il VAR Millot non lo aiuta) e anche qualche cartellino (giusto quello per Adam Szalai che tira su Jorginho come un sacco di carbone).
ANCHE DA VAR voto 5
Manca come detto un rigore all’Ungheria: Bastoni da dietro su Adam, c’è una spinta ad un braccio e... mezzo e anche un (non clamoroso) contatto basso (sinistro sul destro). Rigore da fischiare in campo,
RIGORE SUL GOL
Regolare la rete realizzata da Raspadori: non avesse segnato, poteva starci il rigore. È infatti Gnonto ad anticipare il portiere Gulacsi che, se lo sfiora con il piede destro, finisce poi per travolgere l’avversario.
NO PENALTY
Contatto fra Donnarumma e Orban in area azzurra, neanche l’idea del rigore.
REGOLARE
Ok il gol di Di Marco: Lang tiene in gioco Cristante (che servirà l’assist) sul passaggio di Barella.
VAR: Millot
Avrebbe dovuto richiamare Bastien all’OFR.