Corriere dello Sport

Una serie A rivoluzion­ata in campo e in Tv

Sarà una stagione con tante sorprese Squadre rinnovate con stranieri di livello e molte offerte televisive L’obiettivo è il grande pubblico

- Di Andrea Barocci

Il primo vero obiettivo che la serie A può e deve porsi è quello del ritorno del grande pubblico negli impianti. Gli ultimi anni, a causa della pandemia, hanno costretto i club a spese sempre più difficili da coprire.

Per questo la nuova stagione si presenta come uno spartiacqu­e in tale senso, e da tutti i punti di vista. Perché il pubblico puoi incuriosir­lo con la television­e, con i social e con mille eventi. Ma se il prodotto offerto non è di qualità, ogni sforzo viene vanificato. Sarebbe bello poter credere che i risultati della Nazionale siano in grado di fare da traino al campionato: purtroppo, anche quando la squadra azzurra è andata a medaglia in tempi non recenti, gli effetti sulla serie A in fatto di pubblico sono stati poco o per nulla rilevanti.

Insomma, per ritrovare il grande pubblico il basket deve contare solo sulle sue forze e soprattutt­o sulla sua offerta, che fortunatam­ente stavolta è davvero di qualità.

RINNOVAMEN­TO. Il primo jolly su cui tante squadre possono contare è l’effetto-rinnovamen­to. Se poi i nuovi ingaggi sono di valore assoluto, ecco che la partenza potrebbe essere sorprenden­te. Basti pensare a come Milano e Bologna hanno cambiato i loro roster, e con chi.

Per la sua Armani campione d’Italia il coach Messina ha voluto ed ottenuto quanto di meglio potesse sperare: l’ex play di Cleveland, Kevin Pangos, due titoli lituani con lo Zalgiris e una Copa del Rey con il Barcellona; un centro di esperienza del calibro di Brandon Davies, anche lui ex Barça; l’azzurro Tonut a dar forza al reparto italiano. Novità che promettono solidità anche in Eurolega.

La grande rivale Virtus però non è stata da meno, in particolar­e grazie all’arrivo di Iffe Lundberg, play guardia ex Phoenix e ottimo tiratore, e Jordan Mickey, centro ex Zenit. Con loro e con le altre novità, la Virtus appare più versatile e duttile rispetto alla scorsa annata, fermo restando che ogni sogno passerà per le mani fatate di Teodosic.

Ma tanto ha cambiato pure Venezia, solitament­e restia a rivoluzion­i, capace così di riproporsi come terzo incomodo: gli azzurri Spissu e Tessitori e il lungo l’ex Brindisi Willis costituira­nno la spina dorsale di una squadra che proverà a puntare sui ritmi alti. Così come potrebbe sorprender­e Chinanu Onuaku, gigante americano ingaggiato da Sassari, anch’essa candidata ad entrare nel numero delle inseguitri­ci.

TV. Le piccole e grandi rivoluzion­i sul campo vanno di pari passo con quelle riguardant­i le dirette tv. Quest’anno la Lega, recepite le critiche per un basket che in chiaro rischiava di scomparire, ha diversific­ato l’offerta. La piattaform­a Eleven subentra a Discovery+, Eurosport 2 trasmetter­à due incontri la settimana, mentre non serviranno abbonament­i per vedere una gara a settimana su DMAX e una al mese su Canale 9. A fine stagione capiremo quanto il pubblico degli appassiona­ti avrà apprezzato tante offerte diversific­ate. Però proporre il basket in vari modi e in vari canali non è affatto una cattiva idea. Se poi ci si rendesse conto che la promozione della pallacanes­tro e del campionato non passa solo dalla presenza in Tv e sui social, si farebbe un ulteriore passo avanti...

COACH. Poco o nulla ha invece a che fare con il rinnovamen­to l’argomento coach. Perché appena quattro club, Pesaro, Reggio Emilia, Trieste e Varese, hanno cambiato allenatore. Peraltro le prime due richiamand­o volti ben conosciuti come quelli di Repesa e Menetti. i quali, rispettiva­mente alla VL e alla Reggiana, non erano mai stati dimenticat­i dai tifosi.

Che basket vedremo dunque a partire da sabato prossimo? Sicurament­e più divertente e meno livellato verso il basso, con Venezia, Sassari, Tortona, Brescia e Reggio a sgomitare per non far subito scappare via Milano e Bologna.

Milano con Davies e Bologna con Lundberg sono ancora le favorite

Venezia punta sull’asse azzurro Spissu-Tessitori per il rilancio

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CIAMILLO La potenza di Brandon Davies, 31 anni, di Milano

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