Corriere dello Sport

Gandini: «Vedremo un grande basket»

- Di Luca Muleo BOLOGNA

«Il cielo non è il limite. Il basket è: zero gravità». Nel nuovo slogan, che accompagna il logo del designer greco Charis Tsevis, c’è la voglia del basket italiano di spiccare un volo senza ritorno nella stagione del post pandemia.

«Sono sicuro che le 16 squadre si daranno battaglia in campo e vedremo una grande pallacanes­tro» mette davanti il prodotto, il presidente di Legabasket, Umberto Gandini, nel presentare l’annata sportiva che sta per cominciare. Domani con la Supercoppa a Brescia, Tortona-Sassari e Milano-Virtus gli incroci di semifinale. Poi da sabato via col primo turno di un camcome pionato che vede in teoria le due contendent­i Armani e Segafredo sempre in primissima fila.

A TORINO. Tra le novità, la licenza assegnate alle squadre, che diventa parte integrante della documentaz­ione federale e soprattutt­o l’assegnazio­ne della Final Eight di Coppa Italia a Torino, dal 15 al 19 febbraio dopo l’accordo con regione Piemonte, Comune e Camera di commercio.

«Intanto mi auguro che sia una stagione normale dal punto di vista della sicurezza e della sanità pubblica - dice il numero uno della Lega - e che si possa vivere come adesso anche nella fase invernale, senza i problemi che abbiamo dovuto affrontare negli anni passati. Poi di sicuro vedremo un grande basket, le società hanno lavorato bene».

Intendendo anche sotto il profilo organizzat­ivo ed economico, su cui rivendica i risultati ottenuti come associazio­ne. «Sono stati fatti tanti passi avanti, abbiamo aumentato i ricavi della Lega che era uno degli obiettivi primari».

TV. La risoluzion­e del nodo tv, a partire dal doppio spazio in chiaro, soddisfa il rappresent­ante dei club. «L’ingresso di Eleven porta nuova linfa e un nuovo progetto editoriale e imprendito­riale, così come la conferma delle partite su Eurosport è una buona notizia, e anche la presenza settimanal­e su Dmax ci darà nuova visibilità. Ed è davvero molto importante che un grande gruppo Discovery Warner Media, oggi terzo player mondiale della comunicazi­one abbia scelto di puntare in Italia sul basket, con un appuntamen­to mensile su canale 9 (notizia anticipata dal nostro giornale sabato scorso, ndr) e con tutti gli eventi più significat­ivi». Il target da raggiunger­e, dice Gandini, «è diffondere sempre di più la pallacanes­tro italiana, per portare vecchi e nuovi appassiona­ti a frequentar­e i palazzetti, a stare insieme e divertirsi con lo sport più spettacola­re del mondo. Parlare un linguaggio innovativo che arrivi ai giovani».

La stagione è stata presentata in Sala Borsa, storico luogo della pallacanes­tro bolognese negli anni 50 e oggi centro cittadino di storia e cultura, un omaggio alla

«Io non votato da Milano e Virtus? Non sono mai stato in difficoltà»

presenza della Legabasket a Bologna, come intuizione dell’avvocato Gianluigi Porelli, leggendari­o patron virtussino che Gandini ricorda. Mentre prova a mandare messaggi di unità sul piano “politico”, quando gli chiedono del clima che c’è adesso nel consorzio, dove due top club come Olimpia e Virtus (quest’ultima presente ieri solo con il club manager De Giuli), sia pure con sfumature diverse, non ne hanno votato la riconferma da presidente. «Ogni società all’interno dell’assemblea ha diritto di salvaguard­are i suoi interessi, e sono ci sono state espression­i di un certo tipo saranno state ponderate alla luce di queste riflession­i. Io posso dire da parte mia di non essere mai stato in difficoltà nella gestione o nella comunicazi­one all’interno della Lega. Credo che con il lavoro quotidiano e l’attenzione di tutti dedicata alla cura del prodotto, si possano superare tutte le differenze».

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Umberto Gandini, 62 anni

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