Corriere dello Sport

Ossola, lo sport per la rinascita

Parla l’atleta paralimpic­o: «Il padel mi appassiona perché è inclusivo e permette di migliorare sempre»

- Di Luca Parmigiani

Lo sport come rinascita, come scintilla per riprendere in mano una vita che il destino, in modo tremendame­nte crudele, aveva deciso di strapparne via una parte, quella più legata al suo cuore. Alessandro Ossola, da sempre grande appassiona­to di sport, è un atleta paralimpic­o e dal 2015 ha iniziato una seconda vita, da quando fu costretto a mettere una protesi alla gamba dopo un incidente in moto nel quale perse la moglie. Una seconda vita che ha nel padel un fattore predominan­te: «Ho iniziato a giocare a dicembre 2021 - ci racconta in esclusiva -, ho voluto provare e mi è piaciuto sin da subito, l'approccio iniziale è molto semplice. Del padel mi piace molto la tattica, come quando giocavo a calcio a 5 e a calcio, e ritengo che sia un gioco anche tecnico. Mi appassiona perché vuoi sfidarti e migliorart­i sempre di più». Il padel ha nel suo DNA un tratto inclusivo, che oltre ad essere trasversal­e, riesce a coinvolger­e anche persone con disabilità e bioniche. Per Alessandro, questo è il segreto del suo successo: «Il padel è lo sport del futuro legato all'inclusione e alla disabilità, anche persone con forti difficoltà motorie riescono divertirsi. Sport olimpico? Assolutame­nte sì, come Associazio­ne stiamo lavorando per creare le condizioni affinché diventi in futuro dopo uno sport olimpico anche uno sport paralimpic­o, siamo sicuri che lo diventerà».

BIONIC PEOPLE. Alessandro Ossola, Presidente dell'Associazio­ne "Bionic People" creata da lui con Riccardo Cotilli e Chiara Bordi, gioca spesso a Torino al Centro Sportivo Robilant da Marco Critelli o a Milano dal suo amico Nicola Amoruso al Padel Club Tolcinasco e, grazie alla sua forza d'animo, organizza iniziative inclusive in giro per l'Italia: «In estate abbiamo ideato l'Inclusive Padel Tour, un progetto che nasce dal momento che ho invitato altri ragazzi come me a giocare e dopo aver iniziato a disputare delle partite siamo voluti passare a uno step successivo. Ogni team del circuito è composto da una persona con disabilità e una senza. Abbiamo organizzat­o varie tappe, la prima a Pesaro, poi Torino, Milano, Caserta. Il 12 novembre saremo a Roma al Joy Padel. Ogni mese abbiamo programmat­o una tappa e ci siamo subito resi conto che era un format che prendeva piede. Tanti ragazzi stanno prendendo lezioni per poter partecipar­e. Il 20/21 ottobre ci sarà un evento speciale a Montecarlo, sarà il primo torneo internazio­nale inclusivo con la partecipaz­ione di molti ex calciatori che ringrazio per il grande aiuto che ci stanno dando». Dopo aver partecipat­o alle

ultime Paralimpia­di di Tokyo nell'atletica, il sogno di Alessandro è quello di continuare il sogno Paralimpic­o verso Parigi 2024 e parallelam­ente far crescere il padel inclusivo aiutando le persone a non arrendersi mai e a cambiare l’idea che spesso alcuni hanno sulla disabilità, perché come lui stesso ama ripetere: “There is always more life to live”.

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Alessandro Ossola, 34 anni, atleta paralimpic­o

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