Fittipaldi ai box Berruto a rete La Vezzali a casa
I primi a portare a casa il risultato sono stati due presidenti della Serie A. Silvio Berlusconi eletto a Monza, Claudio Lotito premiato dagli elettori molisani. Due collegi blindati nei quali non c’era da attendersi nulla di diverso dal risultato confermato nella notte dallo spoglio delle schede. All’uninominale della Camera, sempre con il centrodestra, viene eletto anche Maurizio Casasco, presidente della Federazione medici sportivi. Hanno trascorso ancora un’intera giornata in sospeso, invece, tutti gli altri sportivi impegnati in questa tornata elettorale il cui destino era legato alla ripartizione dei seggi nei collegi plurinominali. Con un’eccezione, Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e capogruppo di Forza Italia alla Camera: era capolista nei cinque collegi plurinominali del Lazio, la rielezione era annunciata.
FITTIPALDI. Qualcuno era sceso in campo, anzi in pista, all’estero. Emerson Fittipaldi, campione del mondo in Formula 1 nel 1972 e nel 1974, era stato candidato dalla coalizione di Centrodestra al Senato nella Circoscrizione Sudamerica: l’ex pilota ha ottenuto 31.386 voti dai residenti nel Continente, ma non sono bastati di fronte ai 51.982 di Mario Alejandro Borghese, esponente del Maie (il Movimento associativo italiani all’estero), cui è andato l’unico seggio in palio.
ITALVOLLEY. Entra in Parlamento, invece, Mauro Berruto, ex ct della Nazionale di volley, bronzo a Londra 2012, già responsabile per lo sport del Pd. Berruto era candidato nel collegio plurinominale della provincia di Torino. «Per me è un risultato incredibile - commenta - e sento molto forte il dovere di rappresentare in Parlamento quella parte di Paese che non si riconosce in questa destra». Dall’altra parte della
rete era schierato un suo giocatore, Luigi Mastrangelo, candidato in Puglia per la Lega, di cui è responsabile del dipartimento per lo sport: non è scattato il seggio per lui.
VEZZALI. La sottosegretaria allo sport, già parlamentare dal 2013 al 2018, era candidata con Forza Italia nel plurinominale (Marche e Trentino) ma non riesce a rientrare a Montecitorio. Per inciso resta fuori dal Parlamento anche il suo predecessore, il ministro alla sport Spadafora, candidato in Campania. Con Azione al plurinominale, invece, viene eletta Giusy Versace, ex atleta paralimpica.