Sassari scopre Jones e si affida a Bendzius per saltare Tortona
Con l’ala ferma in precampionato il lituano ha trascinato la Dinamo I piemontesi hanno molte novità
L’inedita sfida tra l’isola del basket e la ex matricola terribile anima la prima delle due semifinali della Supercoppa. Sassari in dodici stagioni di serie A ha già raccolto uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe, una nel 2014 e una nel 2019. Tortona ha stupito subito nella prima apparizione ai massimi livelli, centrando la finale di Coppa Italia, il quarto posto in campionato e la semifinale scudetto.
Stasera alle 18 si affrontano anche il veterano degli allenatori, Piero Bucchi, classe 1958, e Marco Ramondino, 40 anni, che iniziava la propria carriera di allenatore delle giovanili di Avellino quando il suo rivale odierno aveva già incamerato una Coppa Italia con Treviso. Piccolo tratto comune: Ramondino divenne assistente del macedone Zare Markovski, che proprio
Sassari portò in Italia quando la squadra era in A2.
CONTINUITÀ. Sfida affascinante fra due formazioni che hanno mantenuto l’identità. Soprattutto Sassari: appena tre volti nuovi, il play-guardia Chris Dowe, il centro Chinanu Onuaku e l’ala Jamal Jones al debutto assoluto, visto che ha saltato il pre-campionato per un problema fisico, insieme al confermato play Gerald Robinson, protagonista insieme a Bucchi dell’exploit del Banco di Sardegna dopo una partenza molto difficile. C’è anche il piemontese Tommaso Raspino, ex Stella Azzurra cresciuto a Biella, ala prelevata inizialmente per coprire l’assenza di Kaspar Treier, impegnato con la nazionale di Estonia e poi tesserato visti gli infortuni non solo dell’ala baltica ma anche del capitano Giacomo Devecchi. Oggi mancherà pure il play-guardia sassarese Massimo Chessa. «Mantenere l’ossatura ha consentito di velocizzare il processo di amalgama che però non è certo finito» ha ammesso Piero Bucchi.
PRE-SEASON. Tortona invece ha cambiato di più, soprattutto in regia con Semaj Christon e Leonardo Candi, poi il realizzatore Demonte Harper, l’ala Niccolò Filoni e il centro Leon Radosevic che insieme a Tyler
Cain costituisce un reparto di tutto rispetto. La sfida contro i “sardi” Onuaku e Ousmane Diop, che hanno qualcosa in più sul piano atletico, ma forse in meno su quello difensivo, è una delle chiavi del match.
Tratto in comune: nessuna ha giocato al completo in precampionato. Tortona ha dovuto rinunciare allo yankee J.P. Macura e a RIccardo Tavernelli, eppure è stata capace di battere Brescia e Virtus Bologna, perdendo contro Venezia solo su un tap-in di Michael Watt. «Non è stato una pre-season continua, ma ora vogliamo giocare duro e competere» ha detto coach Ramondino.
Mezza Sassari ha invece vinto a Cagliari battendo mezza Milano e poi ha replicato in Francia, sconfiggendo Gravelines e Paris. Eimantas Bendzius si è confermato leader dell’attacco, con i nuovi Dowe e Onuaku che hanno mostrato solidità.
Il pregio di entrambe le squadre è quello di avere tanti giocatori che a turno sanno diventare protagonisti, quindi non sono legate strettamente alla vena di uno-due elementi. E questo garantisce un match che può essere intenso e anche vario tatticamente.
Coach, sfida tra generazioni: il baby Ramondino contro il veterano Bucchi