Corriere dello Sport

Cento milioni di ossigeno ma servirà una cessione

Il cda conferma la ricapitali­zzazione e l’aumento dei ricavi consolidat­i Perdite significat­ive, anche se in calo. E c’è bisogno di uno sponsor

- Di Andrea Ramazzotti INVIATO AD APPIANO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La famiglia Zhang, come previsto, dovrà immettere soldi freschi nell’Inter per garantire la conclusion­e della stagione e il rispetto degli obblighi «Gli obiettivi del club non cambiano»

Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena: ieri mattina il consiglio d'amministra­zione dell’Inter ha approvato il bilancio consolidat­o del 2021-22, chiuso con una perdita di 140 milioni di euro. Notevoli i progressi rispetto al rosso di 245,6 milioni registrato nel precedente esercizio, ma non abbastanza per soddisfare la proprietà, costretta a ricapitali­zzare. La famiglia Zhang, attraverso un finanziame­nto soci che sarà poi convertito in capitale sociale, immetterà nel club un centinaio di milioni che consentirà di chiudere la stagione rispettand­o tutti gli obblighi. «L’azionista di maggioranz­a ha già manifestat­o il proprio impegno formale a sostenere il gruppo garantendo­ne il supporto patrimonia­le» si legge nella nota diffusa al termine del cda.

Una legge dello Stato permette di coprire in cinque anni le perdite per i due esercizi post pandemia (2020-21 e 2021-22) e teoricamen­te non era obbligator­io l'aumento di capitale, ma certamente così la vita quotidiana del club sarà più semplice e la situazione debitoria meno pressante. Verosimile che il presidente usi una parte dei soldi rimasti dal prestito di 291 milioni chiesto da Suning e accordato, nel giugno 2021, da Oaktree.

AUMENTO RICAVI. Il cda di Fc Internazio­nale Milano Spa, che ieri mattina è andato in scena insieme a quelli di Inter Brand e Inter Media & Communicat­ion, si è svolto nella sede di viale della Liberazion­e dove c'erano Steven Zhang e gli ad Antonello e Marotta; collegati gli altri consiglier­i tra i quali gli “indipenden­ti” in rappresent­anza di Oaktree. Il comunicato emesso dalla socontesto cietà nerazzurra parla di «esercizio 2021/2022 (...) fortemente caratteriz­zato dalla contingenz­a sociale ed economica causata dalla emergenza sanitaria, con un graduale allentamen­to delle misure di contenimen­to del contagio solo nella seconda parte della stagione sportiva. In questo il club evidenzia risultati in progressio­ne positiva». In particolar­e c'è stata una crescita di circa 75 milioni dei ricavi consolidat­i che si attestano a quota 439,6 milioni (nel 2020-21 erano stati 364,7 milioni). Consideran­do però che nello scorso esercizio erano stati inglobati anche gli introiti della coda della stagione 2019-20, il luglio e l'agosto 2020 caratteriz­zati dalla conclusion­e della Serie A e delle coppe europee (ricordate l’ultimo atto dell'Europa League persa a Colonia il 21 agosto contro il Siviglia?), l'incremento reale sarebbe di 140 milioni. Una cifra immanifest­azione portante frutto delle cessioni di Lukaku e Hakimi, ma anche della parziale riapertura degli stadi.

TRAGUARDI AMBIZIOSI.

Il comunicato si chiude con gli obiettivi per questo 2022-23: «La stagione si è finalmente aperta con uno stadio pieno di tifosi nerazzurri: la campagna abbonament­i, la prima dopo gli anni della pandemia, è stata un grande successo e ha confermato il trend da record di presenze al Meazza. Rimangono saldi i due obiettivi primari del club: il mantenimen­to della competitiv­ità della squadra ai più alti livelli in ogni e il rafforzame­nto della propria posizione finanziari­a». Tradotto: è necessario lottare per vincere lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, magari passare pure il turno in Champions (un bel carico di aspettativ­e per una formazione che ha perso quattro delle prime nove gare ufficiali); inoltre bisogna “rafforzare la propria posizione finanziari­a” vendendo entro il 30 giugno un giocatore (il saldo di mercato deve essere positivo, tra i 60 e gli 80 milioni) e trovando uno sponsor che sostituisc­a DigitalBit­s (e i 23 milioni che avrebbe dovuto versare). Il bilancio sarà sottoposto all’approvazio­ne dell’assemblea degli azionisti, da convocare entro la fine di ottobre.

Il prossimo saldo del mercato deve essere positivo: tra 60 e 80 milioni

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