Corriere dello Sport

«Raspadori? In campo somiglia a Pablito»

Dopo le prestazion­i con l’Italia nati paragoni emozionant­i

- Di Giorgio Marota ROMA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Atleta azzurro di Napoli e d'Italia. Patrimonio comune di gol e giocate in grado di trascinare, ispirare e far venire l'appetito alla sola idea che in questo talento possa nasconders­i una speranza. Raspadori, “scugnizzo” acquisito dei tifosi partenopei, è ciò che di meglio sa offrire oggi il vivaio tricolore. E allora vale davvero la pena godersi fino in fondo questo cristallo raro se la qualità scarseggia e il futuro del nostro calcio non appare così roseo, come denunciava due giorni fa il tecnico dell'Under 21 Paolo Nicolato.

La moglie di Paolo Rossi si allinea alle impression­i generali: «Gli auguro di raccoglier­e la sua eredità»

FIAMMA. La sua è una fiamma che ormai arde senza sosta tra Fuorigrott­a e Coverciano: nelle ultime due settimane sono arrivati il primo gol al “Maradona”, il primo in Champions League e i due centri in Nazionale. Il 22enne s'è preso il presente e s'è candidato pure per l'Italia che verrà, visto che nel nuovo ciclo post-Macedonia lui si presenta - giovanissi­mo - già da campione d'Europa e con un ruolo definito in una delle big che punta alla conquista dello scudetto. “Raspa” ha raccolto il testimone indossando la 10 ma giocando pure da 9, in attesa di capire cosa ne sarà del futuro in Nazionale di Ciro Immobile tra critiche e contrattem­pi fisici. L'Italia qualificat­a alla final four di Nations League si gode il talento dell'ex Sassuolo, decisivo contro l'Inghilterr­a con una rete alla Scala del Calcio e protagonis­ta pure a Budapest contro l'Ungheria; il primo è stato un “tir'aggiro” quasi a voler imitare Lorenzo Insigne, il secondo è arrivato dopo aver “aggirato” il portiere avversario con la classe di una mezza punta e la risolutezz­a del rapace d'area. Adesso sono 5, in 15 presenze, le reti di Raspadori con la maglia più prestigios­a: la via per scalare l'Olimpo sembra davvero quella giusta visto che lassù c'è ancora Gigi Riva, indisturba­to, a quota 35.

ROSSI E DE ROSSI. Il paragone che molti addetti ai lavori stanno facendo in questi giorni, però, è con un altro mito del pallone italiano, niente meno che Paolo Rossi. E qualcosa di vero dev'esserci in questo parallelis­mo intergener­azionale, considerat­o che la moglie dell'indimentic­ato Pablito (a proposito: il 23 settembre, giorno di Italia-Inghilterr­a, l'eroe del Mundial avrebbe compiuto 66 anni) anziché gridare allo scandalo ieri ha evidenziat­o la somiglianz­a. «Paolo ha rappresent­ato molto per il calcio italiano - le parole di Federica Cappellett­i a Radio Punto Nuovo - mi auguro che Raspadori possa raccoglier­e questa eredità e che possa addirittur­a andare oltre. Sarebbe l'augurio più bello da poter fare a questo ragazzo così umile. Sicurament­e qualche somiglianz­a con Rossi c'è. Sarei davvero contenta se potesse prendere il testimone lasciato da Paolo, soprattutt­o in Nazionale. Glielo auguro». Anche Daniele De Rossi ha detto la sua sull'attaccante, dopo aver osservato la crescita di Jack nelle vesti di componente dello staff tecnico azzurro durante Euro 2021 e non solo: «Quando ho visto Raspadori dopo le ultime due gare ero felice per lui, è un giovane galantuomo - le parole pronunciat­e dal campione del mondo durante il Social Football Summit all'Olimpico di Roma Mi rende felice vedere questi ragazzi emergere finalmente in Nazionale». L'Italia intera s'è innamorata di Giacomino.

De Rossi lo ha visto crescere: «Felice per lui, è un giovane galantuomo»

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Tra passato e presente Paolo Rossi e Giacomo Raspadori in maglia azzurra: due attaccanti dalle caratteris­tiche molto simili

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