Corriere dello Sport

«Maldini ha padronanza del club»

- Di Adriano Ancona MILANO

Sfilano i campioniss­imi di un Milan che si è coperto di gloria a inizio millennio: uno scudetto appena vinto è l’occasione giusta per mettere a fuoco la possibilit­à di aprire un nuovo ciclo. L’atmosfera informale prima di una proiezione - Dazn presenta “Stavamo bene insieme”, il docu-film che ripercorre l’epopea rossonera tra il 2003 e il 2007, nelle sale cinematogr­afiche dal 13 al 16 ottobre - riavvolge il nastro su scudetti e coppe, mettendo in moto i ricordi più dolci. Quelli che attraversa­no due Champions League e uno scudetto. Massimo Ambrosini, una volta salutati i molti tifosi presenti all'esterno, sfrutta l’assist di chi azzarda qualche similitudi­ne tra il Milan di allora e i protagonis­ti attuali: gli fa gioco la presenza ai vertici rossoneri di un suo grande compagno di squadra del passato. «Maldini ha avuto la capacità di rimettersi in discussion­e, adesso nel Milan è il padrone completo della situazione. Oltre a dare carisma e protezione, ha scelto lui i giocatori giusti. La sua bravura, assieme a Massara, è stata quella di compensare oggi ciò che noi avevamo tramite il presidente Berlusconi. Continuo a pensare che quello di De Ketelaere sia un acquisto azzeccato, anche se finora non ha fatto cose eccezional­i».

Ambrosini tra i tanti ex ospiti: «Paolo dà carisma. Scelti i giocatori giusti»

TRA I MIGLIORI. Il Maignan dei giorni nostri ha fatto scattare immediatam­ente un paragone illustre con Dida, presente fino all’anno scorso nello staff di Pioli: il brasiliano, avendo allenato il portiere milanista per tutta la passata stagione, va addirittur­a oltre. «Metto Mike tra i primi sei al mondo: è un ragazzo che non ha avuto una base tecnica, ma sta migliorand­o ogni giorno sotto questo aspetto. Deve mantenersi continuo. Arrivare nel Milan significa avere una grande responsabi­lità».

DA ESEMPIO. Poi c’è Galliani, plenipoten­ziario di quel Milan vincente e da sempre un fiume di aneddoti («A Manchester contro la Juve, Inzaghi si stava già preparando a calciare il sesto rigore, ma Shevchenko ha segnato...») accompagna­to da un altro brasiliano come Serginho. Presenti all’evento anche Oddo, Tassotti, Ganz, Pancaro e Brocchi. Inevitabil­i i pensieri sparsi sul Milan attuale. «Adesso la squadra deve riportare la stessa identità e le stesse certezze di allora anche in Champions League», osserva Pancaro, l’esterno sinistro all’epoca arrivato dalla Lazio. «Molte società in Italia dovrebbero prendere esempio dal Milan».

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Paolo Maldini direttore dell’area tecnica del Milan durante la prima del docu-film “Stavamo bene insieme”

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