«Inaccettabile in Champions»
Rigore e rosso a Tomori: la furia rossonera Tonali attacca. Pioli: «Episodio facile da giudicare Ma abbiamo ancora il destino nelle nostre mani»
Il Diavolo sprizza veleno. Al fischio finale, Pioli schizza in campo e si mette a ringhiare davanti all’arbitro Siebert tutta la sua frustrazione per il rigore e l’espulsione di Tomori. Poi, lo sfogo davanti ai microfoni, ma con toni meno concitati: «Non c’è bisogno che lo commenti io, l’episodio è talmente evidente che è facile da giudicare. Cosa ho detto all’arbitro? Non sto a ripeterlo: il mio inglese non è cos’ fluido, ma credo abbia capito».
L’amarezza del tecnico è evidente: «C’era la sensazione di poter fare una buona partita e di riuscire a mettere in difficoltà un avversario forte, che non aveva bisogno di giocare in superiorità. Poi è vero che abbiamo sprecato un paio di opportunità per segnare, ma in certi momenti ci svuole anche un pizzico di fortuna». La consolazione è che nulla è compromesso. «Abbiamo ancora il destino nelle nostre mani – sottolinea Pioli -. Vincendo le ultime due gare, ci qualificheremo. Ne abbiamo le qualità e le possibilità: dobbiamo crederci. Andremo a Zagabria per giocare il nostro calcio e, se saremo bravi a vincere lì, poi giocheremo qui a San Siro con il Salisburgo, con il sostegno dei nostri tifosi che anche stasera (ieri, ndr) sono stati straordinari. Ora, però, torniamo a buttarci sul campionato, per una partita difficile contro un avversario che cambierà allenatore. Dovremo recuperare le energie, perché siamo rimasti in campo per oltre un’ora in inferiorità».
ARBITRAGGIO PESSIMO. Più diretto nelle sue lamentele Tonali: «Siamo in Champions League non esiste fischiare un rigore del genere dopo 20’, per di più con l’espulsione. Io non l’avrei mai dato. Ma Siebert non si è fermato lì: nel primo tempo, con 7 falli, sono arrivati 4 cartellini. Purtroppo, non possiamo scegliere noi gli arbitri e la sua direzione è stata pessima». Insiste anche Kalulu: «A questi livelli, non può esserci un fallo del genere: è leggerissimo… Così è difficile da accettare». Una mezza ammissione arriva da Jorginho: «Per me il rigore c’era, ma l’espulsione forse no. L’episodio ha ovviamente cambiato la partita e ci ha facilitato sicuramente. Stavolta è toccato a noi…».
PRIMA DEL MONDIALE.
Intanto, per il Milan c’è un’altra partita, fuori dal campo, importante da vincere: il rinnovo di Leao. Gli approcci estivi del Chelsea sono stati respinti, e per ora sembra che i Blues non siano ancora tornati alla carica: «Il mercato è fermo. È vero che le chiacchiere si possono fare, ma non c’è stato alcun approccio del Chelsea post mercato. Ora Rafa si deve concentrare su questa stagione e lo sta facendo alla grande», ha spiegato Maldini prima del match. Il dirigente milanista ha anche tracciato una finestra temporale entro cui firmare il nuovo contratto: «Vorremmo farlo prima del Mondiale, anzi volevamo farlo un anno fa e sei mesi fa. Poi ci devono essere le condizioni per farlo. L’idea è di farlo prima della sosta per il Mondiale, vedremo cosa succederà».
Dal Portogallo, inoltre, annunciano che il Lilla ha perso il ricorso nella causa con lo Sporting e dovrà aiutare Leao a pagare il risarcimento al club portoghese.