Xavi: «Firmerei per un 2-0...»
È come una finale. Questa la frase più ripetuta nella sala stampa della cittadella sportiva di Sant Joan Despì. Dopo la sconfitta della settimana scorsa al Meazza, per il Barça vale solo la vittoria, possibilmente con due reti di scarto, per poter verosimilmente proseguire l’avventura in Champions. E sulla questione, Xavi è stato piuttosto schietto. «Non firmo per l’1-0. Per il 2-0 sì». Una sorta di déjà-vu per il tecnico catalano, che il 23 novembre dell’anno scorso, a poche settimane dall’approdo sulla panchina del club della vita, si ritrovò a disputare il match da dentro o fuori con il Benfica, con l’obbligo della vittoria. Finì con un nulla di fatto e i blaugrana si ritrovarono eliminati, fin dalla fase a gironi, per la prima volta dopo 21 anni. E, a Barcellona, non vogliono neppure pensare alla possibilità che la storia possa ripetersi.
ALL’ASSALTO. Koundé non recupera. Forse riapparirà in tempo per il Clasico di domenica. Con il francese rimangono in infermeria Araujo, Christensen, Bellerin e Depay. Circostanza che riduce al minimo sindacale le possibilità di manovra di Xavi, che potrebbe partire con De Jong nel cuore della difesa, per alimentare il programmato assedio. «Ci aspettiamo un’Inter simile a quella di Milano, attenta e chiusa. E, noi, dovremo cercare di essere per novanta minuti intensi come lo siamo riusciti ad essere solo nella mezz’ora finale».
IN PICCIONAIA. Xavi, poi, ha sottolineato l’importanza dell’appoggio dei tifosi. «La gente lo ha capito, perché ci sarà il tutto esaurito. Abbiamo bisogno di un clima incandescente». E, in tal senso, il Mes
que un Club ha ribadito che verrà applicato in pieno quanto stabilito dopo la sconfitta interna con l’Eintracht dello scorso 14 aprile, costato l’eliminazione dai quarti della scorsa Europa League, poi vinta da Kostic e compagni. Quella sera, al Camp Nou erano presenti 30mila chiassosissimi e coloratissimi supporters tedeschi, a cui avevano ceduto i loro posti i soci blaugrana. Troppi. Per evitare il ripetersi della situazione, così, divieto assoluto di utilizzare biglietti digitali, facilmente rivendibili, e proibizione assoluta di esibire simboli e colori dell’Inter al di fuori del settore riservato ai sostenitori ospiti.