Il Cholo si gioca tutto col Bruges
Se non è l’ultima chance, poco ci manca. L’Atletico punta sulla spinta del Metropolitano per superare a Madrid quella che è la più grande sorpresa di queste prime tre giornate di Champions: il Bruges. I belgi, che hanno 6 punti di vantaggio sulle inseguitrici, sono contro ogni pronostico con un piede e mezzo già agli ottavi. Obiettivo minimo anche per l’Atletico del Cholo Simeone, che finora ha incassato 2 sconfitte in 3 partite e si gioca tanto della sua credibilità questo pomeriggio davanti ai 60 mila tifosi rojiblancos che assisteranno alla partita.
ANDATA.
A Bruges, una settimana fa, è finita 2-0 per la squadra di Hoefkens: «Mi immagino una partita simile - ha detto Simeone -. Sono una squadra in forma, ma noi stiamo migliorando: vedo i giocatori con voglia di far bene e consapevoli dell’importanza del match. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, della nostra gente, una parte importantissima di questo club. Più volte lo stadio ci ha aiutato a uscire da situazioni difficili». Come ogni anno, la posizione dell'allenatore argentino viene messa in dubbio e in discussione dalla stampa spagnola: «Mi è stato chiesto se mi immagino in un altro posto e dico di no - ha confermato il Cholo -. Ciò significherebbe che me ne sto per andare e io non me ne sto andando. Io sto qui».
TIFANDO BRUGES. Nell’altra partita del girone, Lever
kusen e Porto sperano in una vittoria del Bruges a Madrid, ma allo stesso tempo devono fare i contro tra loro alla BayArena. Debutta in Champions, sulla panchina dei tedeschi, lo spagnolo Xabi Alonso: «Il Porto è una delle migliori squadre d’Europa - ha detto l’ex centrocampista di Liverpool, Real Madrid e Bayern Monaco -. Abbiamo bisogno di una prestazione di altissimo livello». Al suo esordio, in campionato, il Leverkusen ha rifilato un netto 4-0 allo Schalke.
GRUPPO D. C’è grande equilibrio anche nel Gruppo D, dove il Marsiglia s'è rimesso in corsa una settimana fa grazie alla vittoria sullo Sporting. Oggi, però, l’OM è di scena a Lisbona e spera in un aggancio ai portoghesi, in testa a quota 6. Nell’ultima di campionato, però, i francesi hanno perso sorprendentemente in casa con l’Ajaccio. «Ma non ho bisogno di dare una svegliata ai miei calciatori», ha aggiunto Tudor.