Corriere dello Sport

Dybala col fiato sospeso Il futuro appeso a un test

- Di Roberto Maida ROMA

L’argentino giù di morale, sa che anche il Mondiale è a forte rischio La Roma non forzerà un rientro in tempi record: la Joya dovrà recuperare con calma e senza accelerare

Un altro giorno di attese senza sentenze è trascorso. Non è un buon segno. Anche ieri la coscia di Paulo Dybala era imperscrut­abile per i macchinari, perché l’edema nel quadricipi­te era ancora molto esteso. La risonanza magnetica è stata dunque rimandata a oggi, per il disappunto del giocatore che chiede certezze sul futuro. Nella sua testa comprensib­ilmente c’è la Grande Paura, quella di perdere il Mondiale che era stato tra gli stimoli decisivi nella scelta di giocare nella Roma. E’ inutile a questo punto prevedere i tempi di recupero, perché non saranno brevi: ma è molto complicato immaginare che Dybala possa rientrare prima della sosta: restano parecchie partite, nove tra campionato ed Europa League, che però sono condensate in un mese.

IL CAMMINO. Dopo il sollievo di lunedì, determinat­o dall’attenuazio­ne del dolore al muscolo, ieri Dybala era di nuovo giù di corda. Si è confrontat­o con lo staff tecnico della nazionale argentina, dal ct Scaloni al vice Samuel, ottenendo un po’ di conforto. Ma la sua convocazio­ne per il Qatar è a rischio. Sarebbe una beffa doppia per Paulo, che aveva saltato le due amichevoli di settembre contro Honduras e Giamaica proprio per non rischiare infortuni gravi: invece si è bloccato tirando un calcio di rigore, peraltro perfetto nell’esecuzione. Una rarità per i calciatori: un caso analogo era capitato proprio all’Olimpico, sempre sotto alla Curva Sud, allo juventino Gianluca Vialli. Ma l’incidente, che risale al 1993, fu completame­nte diverso: Vialli si fratturò il quinto metatarso del piede nell’impatto con pallone e terreno, senza riuscire a inquadrare la porta.

ALTERNATIV­E. La speranza concreta della Roma è che Dybala torni al cento per cento a gennaio, per la ripresa contro il Bologna,

senza fermarsi più. Chiedergli un ritorno-record non avrebbe senso, nonostante un derby di mezzo, né il progetto avrebbe tante possibilit­à di realizzars­i. Tanto vale aspettare che guarisca completame­nte, con un lavoro specifico che gli consenta di non andare incontro a nuovi problemi di questo tipo. Quando era alla Juve, soprattutt­o nelle ultime due stagioni, è stato perseguita­to da malanni di vario genere che ne hanno condiziona­to il rendimento. Mourinho, che lo esenterebb­e comun

In giornata l’attaccante verrà sottoposto alla risonanza magnetica che determiner­à l’entità dell’infortunio al quadricipi­te della coscia sinistra

que dalla tournée in Giappone prevista a novembre, si augura di poterlo gestire con maggiore profitto, seguendo la linea percorsa finora: allenament­i specifici, sostituzio­ni mirate, qualche partita saltata. Ma intanto dovrà riorganizz­arsi senza il suo giocatore più forte e performant­e: con 7 gol e due assist Dybala aveva prodotto più di metà delle reti della squadra in questo inizio di stagione.

L’ALTRO. Intanto Gini Wijnaldum, dopo un weekend passato a Trigoria per un ciclo di test con i medici della Roma, è ripartito per l’Olanda. La prima fase del protocollo riabilitat­ivo non si è ancora conclusa. Wijnaldum ha tolto il gesso alla tibia ma deve ancora curarsi nella struttura di Rotterdam scelta dopo l’infortunio. Entro due o tre settimane tornerà in Italia per restarci e passare alla fase due, che prevede un progressiv­o aumento dei carichi di lavoro e poi la completa riatletizz­azione. A due mesi e mezzo dallo sfortunato contrasto con il giovane Felix in allenament­o è impossibil­e fissare con ragionevol­e certezza una data per il rientro. Mourinho stesso, nel definire «drammatica» la sua assenza, ha detto: «Spero di riaverlo a gennaio». Molto dipenderà dall’evoluzione dei prossimi due mesi. Avendo optato per una terapia conservati­va, e non per l’intervento chirurgico, Wijnaldum dovrà pazientare qualche settimana in più prima di tornare a giocare. Consideraz­ione finale: i due grandi acquisti dell’estate, Paulo e Gini, sono fermi ai box per ragioni diverse. Non era questo l’autunno che sognava Mourinho.

Wijnaldum è a Rotterdam Torna a Roma a fine ottobre

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BARTOLETTI, LAPRESSE Paulo Dybala, 28 anni, durante il rigore battuto contro il Lecce e che gli ha provocato il problema muscolare

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