Riforme condivise, la mossa Figc
"La mossa del cavallo" di Gabriele Gravina è tattica, oltre che necessaria a restituire unità - almeno dal punto di vista formale - a un calcio perennemente spaccato. Anziché togliere il diritto di veto alle componenti (leggasi togliere alla Serie A il potere di dire "no" alla sua riforma) e andare allo scontro in assemblea, il presidente Figc ha messo tutti con le spalle al muro. E così nel consiglio di ieri ha chiesto a Serie A, Serie B, Serie C e Dilettanti di presentare entro dicembre una proposta condivisa di riforma. «Mi è stato detto di attendere e visto il clima di collaborazione ho detto "Riunitevi, fate una proposta e vediamo se è nell’otadozione tica della rivoluzione culturale che io vorrei"».
RIFORME. Rivoluzione che non si riduce soltanto ai format. E anche se il presidente è sempre stato pro playoff, lascerà che siano le componenti ad avanzare idee e soluzioni. Poi le valuterà. Con un'indicazione: «Maggiore mutualità sul piano delle risorse e minore turnover». La Serie B ogni anno cambia 7 squadre tra promosse (3) e retrocesse (4) su 20. Secondo il numero uno di Lega B, Balata, «siamo i più penalizzati dall'attuale struttura» e «la riforma è urgente». Di sicuro Gravina punta alla sostenibilità e ieri ha presentato le linee guida delle prossime licenze nazionali (triennali). Saranno approvate il 31/10 e hanno questo impianto: delle norme Uefa nel rapporto tra costo della produzione e ricavi (80% la prossima stagione, 70% la successiva), limitazione dell’indice di liquidità al solo calciomercato (ma con una soglia più severa) e iscrizioni ai campionati vincolate all'assolvimento dei debiti. «Non ci si può più indebitare senza disporre di liquidità» ha spiegato. «Si va verso un percorso condiviso» la piena soddisfazione del presidente della Serie A, Lorenzo Casini,
che sulla riforma dice di attendere «la proposta della Figc che ancora non abbiamo ricevuto». Da Via Allegri fanno presente che una prima bozza risale a ottobre 2021, ma un anno fa non si trovò la quadra e ora si apre una nuova fase; dovranno quindi essere le leghe a proporre qualcosa.
Ieri Gravina si è congratulato con De Rossi alla Spal («aveva una voglia matta di allenare») ed è tornato a contestare diversi aspetti del decreto correttivo sul lavoro sportivo. Nuova erogazione per anticipare le spese degli arbitri per giovanili e dilettanti (1,8 milioni). L’Under 17 di Corradi si qualifica alla seconda fase dell'Europeo: 2-0 alla Grecia.
Licenze nazionali: l’Italia adotterà il tetto Uefa (80%) su costi e ricavi