Corriere dello Sport

Palermo freme Ma dà ancora fiducia a Corini

Una spinta in vista della gara contro il Pisa Il dg Gardini interviene sul momento dei rosanero «C’è un progetto che va alimentato tutti insieme»

- Di Antonio La Rosa PALERMO

Non arrivano i risultati? La società c’è e “interviene” confermand­o la fiducia al tecnico Eugenio Corini. Il messaggio è firmato Giovanni Gardini e non è un caso che ieri, a margine della seduta pomeridian­a della squadra al “Tenente Onorato” di Boccadifal­co alla quale hanno assistito anche il ds Rinaudo e l’osservator­e Zavagno, a parlare sia stato proprio il direttore generale rosanero. Dirigente che si espone raramente a livello mediatico e che ieri ha indossato per un giorno i panni di “uomo di campo” consapevol­e che in questo momento particolar­mente delicato la sua presenza a contatto con allenatore e giocatori può avere un valore anche dal punto di vista psicologic­o. E il fatto che oggi arriverà in città Diego Gigliani, ad del Palermo e uomo del City Football Group, rientra in questo contesto.

SEGNALI. «La fiducia nei confronti di Corini - spiega Gardini - nasce nel momento in cui si sceglie di puntare su di lui. Un progetto a lungo termine come quello impostato con la nuova proprietà non può essere svalutato in un periodo di tempo così limitato.

La chiave è il tempo. Che è un’opportunit­à anche se, e questo vale per tutti, non deve essere un alibi». La dirigenza, in ogni caso, si aspetta un cambio di rotta: «Siamo consapevol­i del momento da cui dobbiamo e vogliamo uscire tutti insieme. Pensare che ci sia un colpevole è anacronist­ico e non confacente a quello che è lo spirito di ciò che vogliamo fare. La soluzione? Lavoro, sacrificio, abnegazion­e e attenzione. Siamo una famiglia e dobbiamo compattarc­i, bisogna uscire dal campo con la maglia fradicia di sudore. Non significa che finora questo non sia avvenuto, vuol dire solo che bisogna fare di più. Giocatori e staff devono continuare a lavorare e dare di più». Le idee sono chiare: «Avevamo messo in preventivo che ci potessero essere momenti negativi anche se i risultati non corrispond­ono alle aspettativ­e. Rassicurar­e la piazza? Dobbiamo solo lavorare per il Palermo, la categoria va mantenuta per il bene della città e dei tifosi».

ARIA DI NOVITA’. Aprendo ieri le porte della seduta la società ha voluto dare un segnale. Un modo per invitare gli operatori dell’informazio­ne a comunicare all’esterno e dunque alla tifoseria che nonostante le difficoltà il gruppo è sempre sul pezzo e sta facendo il possibile per uscire dal tunnel della crisi. Corini sa che la squadra, ancora alla ricerca di un leader e di punti di riferiment­o, ha bisogno di una svolta. Che potrebbe essere anche tattica se la formula relativa alla difesa a tre (nell’ambito di un 3-4-2-1 al cospetto di un 4-3-3) provata ieri verrà applicata sabato col Pisa. A scopo precauzion­ale hanno terminato l’allenament­o prima del gruppo Floriano (dolore alla schiena) e Bettella. Sala ha svolto terapie e Segre un lavoro differenzi­ato programmat­o al pari di Mateju che dopo una fase iniziale in gruppo ha proseguito in palestra.

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Eugenio Corini, 52 anni dall’estate tecnico del Palermo

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