Ascoli, a Bari è un crash test Scossa Dionisi
Fibrillazioni da gestire in casa Ascoli, a maggior ragione con la visita alla capolista Bari all’orizzonte. Eh sì, è un periodo davvero molto delicato per i bianconeri, usciti ancora dal campo tra i fischi dopo il ko interno col Modena, peraltro in rimonta. Un Ascoli passato dalle scintille di inizio torneo alla zona play out.
PARABOLADISCENDENTE.Nessuno vuole o vorrebbe credere che quell’avvio così incoraggiante sia stata un’illusione ottica, però... la parabola discendente è evidente: 2 punti nelle ultime 5 gare. Tornando a sabato, il ko al “Del Duca” col Modena brucia più di altri, considerando sia la circostanza che capitan Dionisi aveva portato i suoi in vantaggio, sia che il ribaltamento è arrivato all’ultimo respiro della partita. Vero, le attenuanti non mancano, ma lo stesso capitan Dionisi non le cerca, non le vuole, anzi... ci va giù duro. Lui che dal cambio di modulo (cioè il passaggio alle due punte, 3-5-2 anziché 4-3-3, ma...forse si cambierà di nuovo) ci ha guadagnato ritrovando il posto da titolare e anche il gol (il primo di quest’anno, il 16ª in bianconero, il 114º in B), si sfoga con una feroce autocritica (collettiva). Dionisi non fa sconti. «Non mi interessano modulo, gol, mezze prestazioni. Trovare una spiegazione alla sconfitta col Modena non è semplice. Forse ci siamo accontentati, ma di cosa? Del nulla! Ci siamo accontentati di un punto a Benevento? Non basta, dobbiamo fare di più, non possiamo accontentarci di mezze prestazioni, questa squadra può dire la sua solo se sta sul pezzo 100’ al 100%. La delusione e il rammarico più grandi sono questi, tutti insieme lavoreremo per venirne fuori. La B è voglia di non arrendersi mai, di non perdere anche in 10, invece alla fine ci siamo fatti rimontare. Dobbiamo andare oltre, essere responsabili e decidere il nostro destino».
BUCCHI CAUTO. Più indulgente il tecnico Cristian Bucchi. «Non è stata una gara ottima come a Benevento, ma dopo il vantaggio abbiamo sfiorato il raddoppio. Purtroppo ora ogni episodio ci gira a sfavore. La squadra ha provato a vincere, ma dovevamo essere bravi nella lettura e a capire che con un uomo in meno un pari ci poteva stare». Comunque, al netto delle interpretazioni, a Bari servirà una prova ben più consistente per uscire indenni dall’Astronave.