Corriere dello Sport

Spal, con De Rossi c’è solo il piano A

L’ex romanista a Ferrara: oggi pomeriggio presentato al Mazza Nello staff Cornacchia, Giacomazzi, Alvarez e Contran già match analyst del ct Mancini

- Di Alberto Ghiacci ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ecosì ha inizio. Ecco il primo giorno della nuova vita di Daniele De Rossi. Nessuna sorpresa: come la prima è legata al calcio. Si tratta della naturale prosecuzio­ne del percorso di un ragazzo che - come da sempre indicato dagli osservator­i di mezzo mondo - sarebbe finito in panchina. E, dopo ammiccamen­ti e sondaggi a diversi livelli, c’è finito. La Spal ha ufficializ­zato il suo ingaggio fino all’estate del 2024. Ma quella decisiva sarà la prossima: il 24 luglio 2023, a quarant’anni tondi tondi, De Rossi saprà se sarà riuscito a restituire ambizioni al club dell’amico Joe Tacopina (ultima volta in A nel 2019-2020), o comunque a gettare le basi per un nuovo futuro; e ovviamente se la Spal stessa avrà consacrato un altro De Rossi allenatore (il padre Alberto ha guidato la Roma Primavera per oltre vent’anni fino all’estate scorsa). «Sono felice» ha detto Daniele ieri al suo arrivo a Ferrara. Le stesse parole usate da un altro ex mediano e ex romanista, Gigi Di Biagio, che però nel 2020 non è riuscito a salvare la Spal dalla retrocessi­one in B.

CAMMINO. Decisivo è stato il periodo di affiancame­nto vissuto nello staff dell’Italia con il ct Roberto Mancini, culminato nel successo europeo del 2021 (nelle scorse ore ha ricevuto gli auguri del presidente Figc, Gravina). De Rossi, però, stava studiando da anni, dal pragmatism­o di Lippi al guardiolis­mo importato a Trigoria da Luis Enrique, passando per le idee di Spalletti, l’allenatore che gli ha insegnato tanto oltre a dargli la possibilit­à di diventare giocatore di alto livello. Ora, però, dovrà metterci del suo, sfruttando soprattutt­o le doti umane che da sempre lo hanno contraddis­tinto nelle stagioni del campo: in panchina c’è il rischio che la grande carica emozionale di cui è dotato possa non bastare.

STAFF. Per fare le cose per bene, ecco uno staff di sei persone. Il vice di De Rossi sarà Carlo Cornacchia (ex secondo di Ranieri al Nantes, Fulham, Roma, Samp e Watford). Poi cinque collaborat­ori: l’uruguaiano Guillermo Giacomazzi (ex centrocamp­ista di Lecce, Palermo e Empoli); il preparator­e dei portieri Antonio Chimenti (ex Roma e Juve); il preparator­e atletico Marcos Alvarez (ex Betis, Tottenham e Real); il match analyst Simone Contran (dal 2018 con lo staff azzurro). Infine l’amico storico Emanuele Mancini, ex compagno nella Primavera della Roma, poi calciatore e allenatore nei dilettanti: non ha avuto la stessa fortuna in carriera e Daniele gli aveva promesso di portarselo. Promessa mantenuta. Ora però, è già tempo di mantenere quella fatta a Tacopina e alla Spal. Riportare Ferarra a sognare in breve tempo.

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39 anni, contro il Cittadella sabato al Tombolato il suo debutto assoluto in panchina
Daniele De Rossi 39 anni, contro il Cittadella sabato al Tombolato il suo debutto assoluto in panchina

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