Pescara sogna Ora ha in testa solo la vetta
Gli abruzzesi lanciatissimi verso l’Andria A 3 punti da Catanzaro e Crotone, il tecnico Colombo non molla. E Sebastiani carica. «Tutti all’Adriatico»
Vincere per restare aggrappati al duo di testa. Il Pescara non ha alternative per continuare a marcare da vicino Catanzaro e Crotone. In riva all’Adriatico si predica prudenza e si lavora a testa bassa e con grande umiltà ma chiaramente per restare in partita bisognerà provare a non sbagliare, ovviamente già dalla gara di sabato con la Fidelis Andria. La gara di Potenza ha detto che il Pescara può giocarsi le sue carte. D’altronde siamo all’inizio della stagione e come capita spesso in questo campionato, i conti si dovrebbero poter fare in primavera. Plizzàri e compagni non vogliono far scappare le due cugine calabresi e allora la strada è tracciata: provare ad ottenere il massimo, sapendo che qualche passo falso (come quelli accaduti agli abruzzesi con il Crotone o nel pari con il Monterosi), prima o poi potrebbero toccare anche alle altre. Ma oggi il bicchiere è quasi pieno.
SCORE. Il ruolino di marcia del Pescara resta positivo. Sedici punti in sette gare rappresentano un buon bottino (nei gironi A e B varrebbero il primato) e con un pizzico di fortuna potevano essere anche di più. Un record il Pescara di Alberto Colombo intanto lo ha già stabilito.
In trasferta i biancazzurri non sono mai stati così vincenti. Quattro vittorie di fila in altrettante gare disputate fuori casa non si vedevano dai primi anni Settanta. Ora bisognerà invertire il trend casalingo che fino ad oggi ha visto un bottino di quattro punti in tre gare. Se si vuole pensare in grande, occorre far sì che lo stadio Adriatico torni ad essere come si suol dire un fortino. «Siamo sulla strada buona ma dobbiamo continuare così cercando di fare bene anche nel nostro stadio per far felici i nostri tifosi che ci seguono dovunque. Noi lavoriamo solo sul fatto di migliorare noi stessi senza guarda né gli altri né la classifica. L’obiettivo è quello di costruire qualcosa di importante. Non poniamoci limiti». Il presidente Daniele Sebastiani, soddisfatto per la vittoria del “Viviani” risponde alle parole del tecnico del Catanzaro, Vivarini (ex allenatore biancazzurro e abruzzese di Ari) che aveva detto nei giorni scorsi che Crotone e Pescara erano superiori. «E’ il gioco delle responsabilità, ma io credo che la responsabilità più grossa di questo campionato ce l’abbia proprio Vincenzo. Noi abbiamo messo su un gruppo di giocatori forti, lo sapevamo e ora lo stiamo dimostrando. Ma non dobbiamo abbassare la guardia perché in questo campionato abbiamo visto che non ci sono partite facili per nessuno».
VERSO L’ANDRIA. Per la gara di sabato (ore 14.30) con la Fidelis Andria il tecnico pescarese riavrà dopo la squalifica Gyabuaa. Possibile prima convocazione per l’ex difensore della Cremonese Alessandro Crescenzi. Fuori il solo Pellacani. Probabile nel 4-3-3 adottato da Colombo l’innesto dall’inizio di Delle Monache in avanti. E proprio il gioiellino biancazzurro, acquistato in estate dalla Sampdoria, spera in una maglia da titolare: «Le decisioni sono del mister e noi dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti all’occorrenza. Io penso al presente e al Pescara. Indossare questa maglia per me è il massimo. I primi gol in Coppa con la Vis Pesaro sono stati una grande emozione».