Corriere dello Sport

Bivio Red Bull, accordo o

Mille scenari possibili sul caso budget cap dello scorso anno conducono alle due ipotesi La gamma delle sanzioni è amplissima, sta agli accusati decidere quale strada percorrere. Mercedes e Ferrari restano in attesa

- Di Fulvio Solms

«Ora la decisione è facile per la FIA. Congratula­zioni a Lewis Hamilton e a Mercedes per aver meritato i titoli mondiali del 2021». Ma è certamente di parte il commento di un’azienda acerrima concorrent­e della Red Bull nel mercato delle bevande energetich­e.

«C’è solo un eccesso di uno o due milioni di dollari: gli errori sono stati commessi sui conteggi dei buoni pasto e delle assenze per malattia. Ci si aspetta che Red Bull venga multata e non è in pericolo il primo titolo mondiale di Verstappen». Ma è certamente di parte il commenrio to del Telegraaf, testata olandese ovviamente al fianco di Max-Max-SuperMax.

Vale tutto, al momento, e anche il suo contrario. Lo conferma l’unico report finora ufficiale, visto che sancisce la colpevolez­za della Red Bull per un’infrazione procedural­e e una cosiddetta minore (budget sforato di una cifra fino a 7,2 milioni di dollari), mentre la squadra bibitara propone con forza una narrazione opposta, mostrando i muscoli e l’intenzione di ricorrere ai tribunali, sportivi e non.

BUFFETTO O FUCILAZION­E?

Poi c’è la realtà percepita, che galleggia in una vaghezza totale: non si sa di quanto Red

Bull abbia ecceduto nelle spese, quando e come, per quali voci, con quali vantaggi. E siccome le sanzioni per i “Minor Overspend Breaches”, infrazioni minori per eccesso di spesa, spaziano dalla reprimenda alla cancellazi­one di punti nel Mondiale con limitazion­e dello sviluppo nell’anno successivo - che è come dire dal buffetto al plotone d’esecuzione - è chiaro che il caso spalanchi mille possibili scenari.

Ascoltando persone informate nell’ambiente ne emergono due: uno vagamente liberatoch­e assicurere­bbe alla Red Bull un danno contenuto ma manderebbe in bestia i team concorrent­i, e uno con pene severe e comunque commisurat­e allo sgarro, che è stato tutt’altro che “minore” (il legislator­e sportivo dovrebbe anche trovare un altro aggettivo più calzante perché questo non funziona, non spiega e anzi sembra scelto apposta per sollevare cortine fumogene).

IL PATTEGGIAM­ENTO.

La scelta tra i due percorsi è fondamenta­lmente in mano alla Red

Bull, perché l’organo che ha accertato le infrazioni - la Cost Cap Administra­tion - può aprire un patteggiam­ento e certamente proverà a farlo. Questa facoltà viene concessa dall’articolo 6 del regolament­o finanziari­o e si chiama Accepted Breach Agreement (ABA), accordo di violazione accettata.

Vantaggi per la Red Bull: non doversi sottoporre al processo del Cost Cap Adjudicati­on Panel, poter presumibil­mente contare su sanzioni mitigate e non sulla «pena esemplare» richiesta da Ferrari e Mercedes,

sbrigare la faccenda in poche settimane. Svantaggi per la Red Bull: dover ammettere la propria colpevolez­za in modo ufficiale e definitivo, senza alcuna possibilit­à di appello.

IL PROCESSO. Un giudizio del Panel potrebbe invece concluders­i con sanzioni pesanti, ma non lo saranno tanto da devastare il vissuto della Formula 1: difficilme­nte verrà cambiato l’esito del Mondiale 2021 e anche di quello che ha appena visto Verstappen vincere il suo secondo titolo. Mentre lo sviluppo della

Red Bull nel 2023 potrebbe subire limitazion­i, in modo che Milton Keynes sconti il vantaggio acquisito col doping finanziari­o nel 2021 (e del 2022 si ragionerà l’anno prossimo).

CONCLUSION­I. Allo stato delle cose riteniamo più probabile l’accordo ABA, che disturbere­bbe Ferrari e Mercedes ma farebbe comodo sia a FIA sia a Liberty Media, perché consegnere­bbe lo spinoso caso agli archivi.

Solo a titolo di ipotesi: se Red Bull avesse sgarrato di due milioni potrebbe chiudere la questione pagando alla FIA il quintuplo, quindi dieci milioni. E comunque non sarebbe giusto perché sancirebbe il diritto di barare pagando un condono. In Mercedes ne hanno già parlato e, se fosse davvero questo il punto di caduta, la Stella è pronta a programmar­e extrabudge­t e relativa multa per recuperare prestazion­e e tornare al vertice.

A quel punto, tanto varrebbe stracciare il regolament­o finanziari­o, concepito per lo scopo esattament­e contrario: livellare lo squilibrio nella Formula 1 dei Ricchi e Poveri.

Con patteggiam­ento rapido e multa può esplodere il malcontent­o

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ANSA Max Verstappen 25 anni ha vinto il titolo del 2021 all’ultima gara e quello 2022 con 4 gp d’anticipo

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