Corriere dello Sport

«Il favorito resta Quartararo»

- Di Mirco Melloni

Una toccata e fuga a casa, seguita da un nuovo viaggio interconti­nentale: per i protagonis­ti del Motomondia­le provenient­i dall’Europa occidental­e, il post-Thailandia è stato con un breve riposo, per poi ripartire subito per l’Australia. A fare eccezione è stato Jack Miller, che alla vigilia del GP di casa ha sposato Ruby Adriana Mau (e con Johann Zarco a cantare per i neosposi). Essendo diventata presenza fissa nel box Ducati, la bionda Ruby ha vissuto da vicino l’entusiasma­nte seconda parte della stagione per Borgo Panigale, che ha già festeggiat­o il terzo titolo costruttor­i consecutiv­o, e domenica potrebbe celebrare il titolo dei team - se la coppia Pecco Bagnaia-Miller guadagnerà almeno 16 punti sui piloti Aprilia e anche quello di miglior rookie per Marco Bezzecchi.

Ma è chiaro che per la MotoGP, la battaglia più importante sarà l’unica non ancora pronta per il verdetto stagionale, perché a separare Fabio Quartararo e Bagnaia sono soltanto due punti, e lo stesso Aleix Espargaro è vicino, a -20 dal francese quando, con tre GP da disputare, sono 75 i punti ancora in palio.

Bagnaia: «È il campione in carica e guida la classifica. Ordini di scuderia? Presto per parlarne»

REBUS. Dovesse proseguire il trend degli ultimi quattro mesi, non ci sarebbe partita: nei sette GP dopo il giro boa, Bagnaia ha ottenuto 136 punti, oltre il doppio rispetto a Espargaro (61) e quasi il triplo rispetto a Quartararo (47). Ma se dovesse prevalere il trend dei GP extra-europei, allora le carte si mischiereb­bero: fuori dal vecchio continente Bagnaia è stato il peggiore tra i tre candidati al titolo (39 punti in sei gare, complici la crisi di inizio stagione e la caduta di Motegi), ma nemmeno Espargaro (55) e

Quartararo (52) hanno fatto la differenza rispetto a Enea Bastianini (78 punti) e Miller (76). Se Australia e Malesia dovessero confermare i risultati già visti tra Asia e America, persino Enea e Jack - oggi a 39 e 40 punti dalla vetta - potrebbero tornare in corsa per il Mondiale.

IL MIGLIOR PECCO. Una situazione decisament­e ingarbugli­ata e che racconta di una stagione a più facce. Come ha spiegato Bagnaia in un’intervista al sito ufficiale della MotoGP: «Il livello è molto alto, ci sono tanti piloti veloci ma anche soggetti a errori» ha detto, ricordando anche le proprie difficoltà iniziali che l’hanno costretto a rincorrere. «A inizio anno con la GP22 facevo fatica, ci abbiamo messo un po' a migliorare e solo in Europa mi sono ritrovato davanti.

Ma ho anche commesso degli errori». Errori per i quali ha trovato la chiave di lettura. «Ho cercato di analizzare nel dettaglio ogni cosa, ne ho parlato con i tecnici del team, con il mio preparator­e, e ciò mi ha aiutato. Sono nella miglior forma di sempre della mia carriera, per velocità e mentalità sono anche più forte di quando ho vinto il titolo in Moto2».

Una forma che può permettere a Pecco di vincere il Mondiale («Ma Quartararo è ancora l’uomo da battere, è campione in carica ed è primo in classifica») e senza ordini di scuderia. «Non che siano sbagliati, ma è presto per parlarne. Quest'anno ho vinto sei gare perché sono stato il migliore in quelle occasioni, e non perché qualcuno mi ha lasciato passare».

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CIAMILLO La gioia di Pecco Bagnaia, 25 anni, dopo il podio di Buriram

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