Corriere dello Sport

Cabral è in pole Jovic resta dietro

- Di Francesco Gensini FIRENZE

Nessun "rischio" di sottovalut­are l’avversario dopo la netta vittoria dell’andata: sarà una Fiorentina comunque in versione garanzia quella che stasera affronterà gli Hearts stavolta al “Franchi” per bissare il successo con largo margine e continuare la caccia al Basaksehir, atteso a Firenze tra due settimane esatte. E se quella diventerà (deve esserlo) la partita che decide la qualificaz­ione, la squadra viola oggi ovviamente non può sbagliare: Sottil a parte, che è sempre alle prese con il mal di schiena e salterà la quarta gara consecutiv­a (cinque delle ultime sei tra campionato e Conference League), Italiano ha praticamen­te tutto il gruppo a sua disposizio­ne, quindi può attingerci a piene mani.

LA COPPA DI GOLLORIUS.

Iniziando ovviamente dal portiere in una formazione che avrà alcune novità in tutti i reparti: tra i pali torna Gollini, come a Edimburgo e in tutta la fase a gironi. Poi, la difesa: Venuti si riprende il posto a destra dopo averlo lasciato in succession­e a Terzic in Scozia e a Dodo tre giorni fa contro la Lazio e accanto al terzino cresciuto nel vivaio viola ci saranno Milenkovic e uno tra Igor e Ranieri (la frattura al naso dovrebbe consigliar­e di tenere fuori Quarta), con il brasiliano in leggero vantaggio che però l’ultimo allenament­o odierno potrebbe spostare dalla parte dell’ex Salernitan­a, mentre a sinistra Biraghi sarà preferito proprio a Terzic.

SPUNTA CABRAL. I dubbi dietro sono i dubbi a centrocamp­o per le numerose soluzioni che ha il tecnico siciliano. Certo, salvo sorprese, l’impiego di Amrabat nel consueto ruolo da regista perché l’ex Verona non

ci sarà lunedì a Lecce e allora Mandragora va in panchina per prenderne posizione e compiti in Salento. Sfida a tre per stabilire chi andrà ad accompagna­re Amrabat nelle due fasi di gioco: a stare fuori sarà uno tra Barak, Zurkowski e Maleh e l’indiziato maggiore sembra essere l’italo-marocchino. Rimane l’attacco. Le gerarchie sono chiare a favore di Jovic, ma l’allenament­o di ieri ha prospettat­o forse a sorpresa o forse no l’ipotesi Cabral dall’inizio in un’occasione super per il brasiliano: nelle tre partite successive alla sosta per le Nazionali, l’ex Basilea è stato in campo complessiv­amente appena tre minuti. E di nuovo tris, qui composto da Kouame, Gonzalez e Saponara, da cui scegliere gli esterni: con l’ivoriano, via libera all’argentino se la tallonite non si fa “sentire”.

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Arthur Cabral, 24 anni, rimasto in panchina contro la Lazio

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